A Vilnius si è chiuso ieri il summit annuale della News Assembly dell’EBU, l’associazione europea dei media pubblici, un evento che ha visto la partecipazione di circa un centinaio di professionisti del settore, tra cui il rappresentante della Radio Vaticana, Alessandro Gisotti. Questo incontro ha avuto come tema centrale l’impatto crescente dell’Intelligenza Artificiale all’interno della comunicazione e del giornalismo europei, ponendo interrogativi essenziali sul futuro dell’informazione in un contesto sempre più polarizzato.
Le sfide dell’informazione nell’era digitale
La conferenza ha messo in evidenza la crescente polarizzazione nel panorama informativo, chiedendosi quale sia il futuro dei media tradizionali. Gli operatori del settore hanno discusso sulla perdita di fiducia del pubblico nei confronti delle fonti tradizionali e sul come i media possano affrontare questa crisi. Il crescente utilizzo dei social media, con la loro tendenza alla disinformazione, ha complicato ulteriormente il compito dei giornalisti nel mantenere un’informazione neppure parzialmente autentica.
Un aspetto essenziale toccato durante gli interventi è stato il ruolo dei giovani nell’accesso e fruizione delle notizie. Con una generazione che si allontana dai canali tradizionali, è vitale riflettere su come i media possano rimanere rilevanti. L’uso delle tecnologie digitali ed in particolare dell’AI è stato visto non solo come una sfida ma anche come un’opportunità, che i media pubblici devono saper cogliere per attrarre un pubblico più giovane.
Le problematiche legate all’Intelligenza Artificiale
Un focus importante dell’assemblea è stato dedicato all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel giornalismo. Durante un workshop sono emerse questioni rilevanti, come l’identificazione di contenuti generati artificialmente e l’integrazione di questi strumenti nelle redazioni. La dipendenza da algoritmi per la selezione delle notizie e i rischi legati al copyright, in particolare con l’uso di applicazioni come ChatGPT, sono stati temi di vivace discussione.
Gisotti ha sollevato anche il tema della disuguaglianza digitale, evidenziando come i paesi ricchi siano avvantaggiati nella possibilità di investire in nuove tecnologie. Questo divario potrebbe accentuare il già esistente “digital divide”, escludendo le nazioni con minori risorse economiche e competenze nel settore delle tecnologie avanzate dalla competizione informativa globale.
La lotta contro le fake news e il riconoscimento di qualità nel giornalismo
Durante i due giorni di dibattito, un argomento di grande rilievo è stata l’importanza di un’informazione istituzionale affidabile. La guerra in Ucraina è stata un caso di studio esemplare, poiché i media di servizio pubblico sono stati chiamati a contrastare la diffusione di fake news e propaganda. I partecipanti hanno esaminato le testimonianze di inviati che lavorano in aree di conflitto, sottolineando come la verità e l’accuratezza siano imprescindibili per il lavoro giornalistico.
In questo contesto, l’assemblea ha anche annunciato l’assegnazione del Gunnar Høidahl Award, conferito per il 2024 al broadcaster pubblico olandese NOS. La giuria ha riconosciuto l’impegno del NOS per la qualità dei contenuti e la varietà dei servizi offerti, un segnale forte sull’importanza di mantenere standard elevati nel panorama attuale dell’informazione.
Il summit di Vilnius ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sulle sfide e le opportunità nel mondo in rapida evoluzione della comunicazione, evidenziando la necessità di un’informazione di qualità e il ruolo cruciale delle istituzioni mediatiche pubbliche.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Laura Rossi