Concordato preventivo: il tachimetro del rischio evasione introduce nuove regole fiscali

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Concordato preventivo: il tachimetro del rischio evasione introduce nuove regole fiscali - Fonte: Ilsole24ore | Gaeta.it

Il concludente concordato preventivo biennale si avvicina alla scadenza del 31 ottobre, portando con sé una nuova iniziativa da parte di Sogei. L'ente si prepara a introdurre il tachimetro del rischio evasione per le Partite IVA, destinato a facilitare l'adesione a questo strumento volto a migliorare la trasparenza fiscale e le entrate dello Stato. Con un cassetto fiscale che include circa 2,7 milioni di ditte e professionisti, l'adozione di questo sistema si propone di incentivare i contribuenti a migliorare la loro affidabilità fiscale, in vista di contenuti benefici per il 2024 e il 2025.

Il funzionamento del tachimetro del rischio evasione

Un sistema a colori per valutare la fedeltà fiscale

Il tachimetro del rischio evasione è caratterizzato da un innovativo sistema di valutazione, articolato su tre distinti colori che indicano il grado di affidabilità fiscale dei contribuenti. Il rosso corrisponde a un punteggio di valutazione da zero a sei, il giallo si estende da sei a otto, e infine il verde rappresenta punteggi superiori a otto, arrivando fino a dieci. Questa classificazione non solo aiuta i contribuenti a comprendere la loro posizione fiscale, ma segnala anche i vantaggi associati a punteggi elevati, come la riduzione degli adempimenti burocratici e garanzie su eventuali rimborsi.

Inoltre, il Fisco ha predisposto un documento informativo che illustra i benefici dell'adesione al concordato preventivo, con particolare enfasi sulla possibilità di risolvere eventuali anomalie fiscali che potrebbero influenzare il punteggio. Questa trasparenza si pone come obiettivo di incrementare la compliance fiscale, stimolando un comportamento virtuoso tra i contribuente.

Trasparenza e interazione tra fisco e contribuenti

Un nuovo dialogo fiscale

Il meccanismo introdotto rende il rapporto tra il Fisco e i contribuenti più trasparente. Attraverso la consultazione delle pagelle fiscali, i contribuenti potranno essere informati direttamente sulla loro affidabilità in base ai dati delle dichiarazioni presentate. Questo sistema tiene in considerazione coloro che hanno già inviato la dichiarazione per il 2024, così come quelli che hanno accettato le proposte del concordato preventivo, dando avvio a un processo di miglioramento del punteggio fiscale.

La trasparenza del sistema è fondamentale per instaurare un dialogo costruttivo tra Fisco e imprenditori. Le informazioni condivise consentiranno un confronto diretto, favorendo la remotivazione dei contribuenti a regolarizzare le proprie posizioni, con benefici non solo per le finanze pubbliche ma anche per la loro situazione economica.

Nuove risorse attraverso il concordato

Opportunità fiscali e finanziarie

Il concordato preventivo rappresenta una strategia cruciale per il governo, non solo per la regolarizzazione dei redditi, ma anche per il potenziale miglioramento della finanza pubblica. Come sottolineato dal viceministro all'Economia, Maurizio Leo, “il concordato potrebbe portare a un incremento delle entrate fiscali, contribuendo a sostenere politiche di alleggerimento della pressione fiscale.”

Le aspettative riguardo al futuro della tassazione in Italia contemplano non soltanto il mantenimento delle attuali aliquote Irpef, ma anche la proposta di ridurre la seconda aliquota dal 35% al 33%, con un ampliamento degli scaglioni di reddito. Tuttavia, tali riforme richiederebbero investimenti significativi, stimati tra i 2,5 e i 4 miliardi di euro, a seconda dell'entità della modifica. È qui che il concordato preventivo si propone come una soluzione per garantire un flusso di liquidità prevedibile e sostenibile.

Liste selettive e la loro rilevanza

Implicazioni per i contribuenti non collaborativi

La scelta di non aderire al concordato preventivo presenta delle conseguenze tangibili. I contribuenti che riceveranno un punteggio basso nel tachimetro del rischio evasione rischiano di finire in una sorta di lista di "osservati speciali". Anche se il punteggio non sempre indica una reale evasione fiscale, poiché potrebbe riflettere un andamento negativo dell'attività economica, il sistema di monitoraggio attuato dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza intensificherà le verifiche sui contribuenti a rischio.

L'implementazione dell'interoperabilità delle banche dati consentirà un incrocio più preciso delle informazioni fiscali, permettendo di individuare i contribuenti con maggiore probabilità di evasione. Questo approccio permetterà un'applicazione più mirata dei controlli e delle indagini fiscali, sostenendo così un'azione di recupero delle entrate perdute e un rafforzamento della correttezza fiscale nel paese.

Il panorama fiscale italiano si sta pertanto trasformando, portando con sé opportunità e sfide che richiederanno da parte di tutti i soggetti coinvolti un'attenzione particolare e una reattività adeguata.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Armando Proietti

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