Condanna confermata per il siriano accusato di essere scafista nel naufragio di Cutro

Condanna confermata per il siriano accusato di essere scafista nel naufragio di Cutro

La Corte d’Appello di Catanzaro conferma la condanna a 20 anni per Mohamed Abdessalem, coinvolto nel naufragio del caicco “Summer Love” che ha causato la morte di 94 migranti.
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Condanna confermata per il siriano accusato di essere scafista nel naufragio di Cutro - Gaeta.it

La Corte d’Appello di Catanzaro ha reso noto di aver confermato la condanna a 20 anni di reclusione per Mohamed Abdessalem, un siriano di 26 anni. Abdessalem era già stato giudicato in primo grado il 5 luglio 2024 dal Gup di Crotone con l’accusa di aver ricoperto un ruolo fondamentale nel naufragio del caicco “Summer Love“, avvenuto lo scorso febbraio 2023. Questo tragico evento ha portato alla morte di 94 migranti, tra cui 35 minori, con un numero significativo di dispersi che rimane imprecisato.

Il naufragio del Summer Love e le accuse

Il naufragio del caicco “Summer Love“, avvenuto il 26 febbraio 2023 davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, ha rappresentato uno dei più gravi incidenti legati all’immigrazione nel Mediterraneo. Secondo le ricostruzioni, il barcone stava trasportando un numero elevato di migranti quando ha incontrato difficoltà, culminate nel tragico schianto. Abdessalem è stato accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e di morte come conseguenza del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le testimonianze dei superstiti hanno contribuito a delineare il ruolo dell’imputato, descrivendolo come uno dei timonieri dell’imbarcazione al momento dell’incidente.

L’operazione Astrolabio e la cattura di Abdessalem

Mohamed Abdessalem è stato arrestato nel dicembre 2023 nel carcere di Lecce, dove trova attualmente la sua detenzione. L’operazione “Astrolabio” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della città salentina ha portato alla cattura di diversi presunti scafisti coinvolti nella tratta di migranti. Le indagini hanno rivelato un sistema complesso che ha facilitato la partenza di imbarcazioni sovraffollate verso le coste europee, con conseguenze devastanti per i migranti a bordo.

L’esito della sentenza e le prospettive legali

La conferma della pena di 20 anni rappresenta un passo significativo nell’ambito della lotta contro il traffico di esseri umani e l’immigrazione clandestina. La Corte d’Appello ha esaminato minuziosamente le evidenze fornite durante il processo e le testimonianze raccolte, riconoscendo la gravità delle azioni di Abdessalem. Con la sentenza, la giustizia italiana ribadisce il proprio impegno nel contrastare tali crimini, che continuano a mettere a rischio vite umane nel Mediterraneo.

L’esito della condanna apre anche alla possibilità di ulteriori interventi legali e appelli da parte della difesa di Abdessalem, il quale potrebbe cercare di contestare la sentenza successivamente. Le testimonianze dei superstiti e le indagini approfondite rimarranno al centro di un processo che continua a sollevare importanti questioni riguardo alla gestione dell’immigrazione e alla sicurezza in mare.

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