Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico che serve Ancona e i suoi dintorni, sta potenziando il proprio impegno nella sicurezza sul lavoro e nella salute pubblica con l’introduzione di sei nuovi defibrillatori automatici. Questo importante passo è stato particolarmente toccante, in quanto uno dei dispositivi è stato donato dalle figlie di un ex dipendente, Andrea Pelosi, scomparso d’infarto lo scorso anno. L’iniziativa di oggi non solo segna un avanzamento nella cura dei lavoratori, ma riflette anche uno spirito di comunità e di solidarietà.
Una cerimonia ricca di significato
Questa mattina si è tenuta una cerimonia simbolica nella sala Ricciotti, presso la sede di Conerobus in via Bocconi. L’evento ha visto la presenza del presidente dell’azienda, Italo D’Angelo, e delle figlie di Andrea Pelosi, Elena e Giada, che hanno assistito con emozione alla consegna dei nuovi dispositivi salvavita. Di questi sei defibrillatori, cinque sono stati gentilmente donati dal Fondo di solidarietà del personale Conerobus, un’organizzazione che promuove attività di beneficenza e supporta iniziative per il benessere collettivo.
Durante la cerimonia, D’Angelo ha sottolineato l’importanza di questi dispositivi, che possono fare la differenza in situazioni di emergenza. Con un personale già formato di 40 dipendenti, l’azienda ha anche pianificato ulteriori corsi di formazione attraverso la collaborazione con il corpo militare dell’Ordine di Malta, garantendo così che altre risorse umane possano essere addestrate all’uso dei defibrillatori.
Un gesto d’amore e di memoria
Il defibrillatore donato dalle figlie di Andrea Pelosi avrà una collocazione speciale nella sala autisti della sede di Ancona, accanto a un altro dispositivo salvavita già in funzione. Elena Pelosi ha spiegato il significato profondo di questa donazione, riconducendola agli insegnamenti e all’amore che il padre nutriva non solo per il suo lavoro, ma anche per i colleghi e il servizio pubblico in generale. Andrea Pelosi, infatti, aveva dedicato gran parte della sua vita agli autobus, e questo gesto vuole onorare quella dedizione, cercando di garantire un futuro più sicuro per tutti.
La figlia ha inoltre ringraziato i colleghi di suo padre, che nei momenti di difficoltà si sono stretti attorno a loro, dimostrando così il potere del legame umano all’interno della comunità lavorativa. Questo tipo di sostegno è fondamentale, specialmente in situazioni tragiche come quella che ha colpito la famiglia Pelosi.
Diffusione dei defibrillatori nella provincia
I nuovi defibrillatori non saranno solamente disponibili presso la sede centrale. Infatti, è prevista l’installazione di un altro dispositivo nella sala autisti di piazza Cavour, accessibile anche ai cittadini di Ancona. I rimanenti defibrillatori saranno distribuiti nei depositi Conerobus dislocati in vari comuni della provincia, tra cui Castelfidardo, Osimo, Marina di Montemarciano e Jesi.
Questa strategia non solo mira a garantire un ambiente di lavoro più sicuro per i dipendenti, ma si proietta anche come un impegno nei confronti della salute pubblica, promuovendo la consapevolezza su temi cruciali come la prevenzione e la tempestività nell’intervento in caso di emergenze mediche. Conerobus si dimostra non solo un’azienda efficiente nel servizio di trasporto, ma anche un attore attivo nella tutela della salute e del benessere dei suoi dipendenti e della comunità.
La presenza di personalità istituzionali, come l’assessore alle Politiche Educative Antonella Andreoli e altri rappresentanti dell’azienda, ha confermato l’importanza che questo progetto riveste per l’intera città e per il futuro dei servizi pubblici in generale.