Sulla scia dei recenti sviluppi dell’agricoltura, Confagricoltura ha svelato un innovativo piano in cinque punti, noto come Competition Plan. Questo progetto si propone di guidare il settore verso una fase rinnovata di competitività e sostenibilità, toccando diversi ambiti, dalla Politica Agricola Comune all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il presidente Massimiliano Giansanti ha presentato le dettagliate linee guida del piano, sottolineando la necessità di un nuovo approccio nell’agricoltura europea e italiana.
Il Competition Plan: un’analisi dettagliata delle proposte
Il Competition Plan elaborato da Confagricoltura si pone come obiettivo principale quello di trasformare il settore agricolo in un sistema produttivo efficiente e competitivo. Secondo Giansanti, l’agricoltura deve recuperare una centralità nella produzione e nella competitività, poiché gli attuali strumenti non sono sufficienti a fronteggiare le sfide del mercato globale. Uno degli elementi chiave del piano è la rivisitazione della Politica Agricola Comune, che, secondo il presidente di Confagricoltura, deve tornare a concentrarsi non solo sulla sostenibilità, ma anche sulla produttività.
Giansanti ha messo in evidenza come negli ultimi anni il settore abbia subito significative perdite economiche a causa di scelte politiche errate a livello europeo, con un impatto devastante sul prodotto lordo vendibile. La proposta del Competition Plan non è soltanto una richiesta per un cambio di rotta, ma un invito a reindirizzare la visione politica dell’Ue verso una nuova Pac efficace, che ribadisca l’importanza della competitività agricola.
Oltre alla Pac, il presidente ha evidenziato diversi aspetti sui quali il piano si concentra, come l’adozione di nuove tecnologie, un approccio più inclusivo per i giovani e il potenziamento della ricerca e della digitalizzazione. L’intelligenza artificiale emerge come un importante alleato per migliorare i processi produttivi e aumentare l’efficienza.
Il ruolo centrale delle nuove tecnologie e della sostenibilità
Nel contesto del Competition Plan, l’importanza di innovare attraverso l’uso delle nuove tecnologie non può essere sottovalutata. Giansanti ha denunciato la necessità di integrare l’intelligenza artificiale nella filiera agricola per ottimizzare le risorse e migliorare la gestione dei dati, portando a una maggiore efficienza e produttività. La digitalizzazione non è solo un’opzione, ma una condizione necessaria per mantenere la competitività in un settore in continua evoluzione.
Accanto a ciò, una delle proposte del piano è l’integrazione delle energie rinnovabili nei processi agricoli. Questo approccio non solo contribuirebbe a ridurre l’impatto ambientale, ma costituirebbe anche un valore aggiunto per i produttori, rendendo l’agricoltura italiana più sostenibile e consapevole delle necessità del pianeta. L’interazione tra agricoltura e energie rinnovabili rappresenta una strada innovativa per attuare una vera trasformazione ecologica del settore.
Sfide internazionali e nuova visione per l’agricoltura
Giansanti ha sottolineato la necessità di un’azione concreta anche in relazione agli accordi internazionali. Con l’emergere dei Paesi Brics che, secondo il presidente, stanno dominando il mercato globale e hanno superato il G7, diventa urgente per l’Italia ampliare la sua rete di relazioni commerciali e strategie di cooperazione. L’agricoltura italiana deve affrontare queste sfide con un piano ben definito e integrato che la ponga come un attore chiave nel mercato globale.
La consapevolezza di dover affrontare una fase di transizione è palpabile: l’industria agricola italiana deve sapersi adattare alle esigenze di un nuovo scenario internazionale, continuando a valorizzare le sue tradizioni e prodotti unici, migliorando parallelamente l’efficienza attraverso l’innovazione e la sostenibilità.
In questo contesto, il Competition Plan rappresenta un manifesto per il futuro dell’agricoltura italiana, come strumento per affrontare le sfide odierne e prepararsi a quelle del domani. La visione di Confagricoltura si delinea quindi come una chiamata all’azione per un settore che desidera non solo sopravvivere, ma prosperare nel contesto internazionale, garantendo qualità, sostenibilità e competitività.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano