In un contesto economico sfidante, l’associazione Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno ha rivolto un forte appello al governo italiano, chiedendo di rivedere il Patto di stabilità. L’obiettivo è quello di riprogrammare le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e rimodulare il Green Deal europeo. Enzo Mengoni, presidente dell’associazione, ha enfatizzato l’urgenza di riunire gli sforzi verso la creazione di maggiore competitività per le aziende, allarmato dall’impatto dei recenti dazi imposti dagli Stati Uniti.
Impatto dei dazi americani sull’export italiano
Il settore imprenditoriale italiano, già fortemente colpito dalla pandemia, si trova ora ad affrontare la possibilità di una grave crisi economica. Confartigianato ha sottolineato come le nuove tariffe commerciali degli Stati Uniti potrebbero portare a una riduzione di 11 miliardi di euro nell’export italiano verso il mercato americano, il quale attualmente si attesta su un valore totale di 64,8 miliardi di euro. Le conseguenze di queste misure si riflettono anche sull’occupazione, con una stima di circa 33mila posti di lavoro a rischio nelle imprese che operano nel segmento dell’export.
Le preoccupazioni espresse dagli imprenditori non possono essere sottovalutate. La possibilità di un “pandemia economica” richiede un’azione tempestiva e mirata, e le richieste dell’associazione sono state accolte con attenzione. Mengoni ha accolto con favore l’annuncio di investimenti da 25 miliardi di euro per le imprese, denaro che si lega in parte al Pnrr. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di stanziare ulteriori risorse destinate a sostenere l’innovazione e la qualità dei prodotti, specificamente per le aziende colpite dai dazi.
Diplomazia economica e diversificazione dei mercati
Confartigianato non si limita a chiedere misure interne, ma invoca anche un’azione più intensa di diplomazia economica. Mengoni ha sottolineato l’importanza di supportare le aziende nella diversificazione dei mercati di esportazione. Per questo, ha proposto un potenziamento delle attività dell’ICE Agenzia, puntando a rendere la collaborazione più accessibile, in particolare per le micro e piccole imprese che spesso si trovano in difficoltà nell’affrontare il mercato globale.
Il presidente di Confartigianato è chiaro: mantenere una posizione conflittuale non giova a nessuno. Occorre quindi trovare un compromesso. L’associazione ha ribadito la necessità di collaborare con l’Amministrazione Trump, sottolineando che gli Stati Uniti rappresentano il primo fornitore di energia per l’Unione Europea. Secondo Mengoni, è essenziale aprire un tavolo di negoziato che possa includere non solo materie prime, ma anche questioni relative ai servizi digitali e alla difesa.
Considerazioni sulle forniture energetiche
L’importanza strategica delle forniture energetiche statunitensi per l’Italia è evidente. Gli Stati Uniti, infatti, occupano il quarto posto come fornitore di commodity energetiche per l’Italia, rappresentando il 9,4% delle importazioni. Questi dati sono significativi e pongono l’attenzione su un possibile rinnovo delle relazioni commerciali e diplomatiche, al fine di limitare i danni derivanti dai nuovi dazi.
In questo scenario, Confartigianato esorta ad avviare trattative che possano condurre a soluzioni reciprocamente vantaggiose, cercando di limitare l’impatto negativo sul tessuto imprenditoriale italiano. La chiamata all’azione è chiara: è tempo di lavorare insieme per il bene dell’economia.