Conferenza a Chieti: presentato il progetto Move on Up per la salute delle persone con Parkinson

Conferenza a Chieti: presentato il progetto Move on Up per la salute delle persone con Parkinson

Il convegno “Move on Up” a Chieti, l’11 aprile, presenterà un progetto Erasmus+ Sport per supportare le persone con Parkinson attraverso l’esercizio fisico e la formazione di operatori sanitari.
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Conferenza a Chieti: presentato il progetto Move on Up per la salute delle persone con Parkinson - Gaeta.it

A Chieti, il prossimo 11 aprile, si svolgerà un convegno dedicato alla presentazione del progetto “Move on Up”. Questo evento avrà luogo presso l’Aula magna della sede universitaria “d’Annunzio” in viale Abruzzo 322 a Chieti Scalo, a partire dalle ore 10:00. L’iniziativa è parte del programma Erasmus+ Sport e coinvolge un partenariato internazionale che include diverse istituzioni come l’Egas Moniz School of Health and Science, l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, l’Aristotle University of Thessaloniki, Young Parkies Portugal e l’OMIŠALJ-Njivice Gymnastics Club.

Sostegno delle associazioni di settore

“Move on Up” riceve il patrocinio di diverse associazioni che operano nel campo della salute e supportano le persone affette dalla malattia di Parkinson. Tra queste si annoverano Parkinzone APS e Moov-IT Onlus, le quali si dedicano alla promozione della salute psicofisica attraverso strategie di movimento. Queste realtà non solo offrono sostegno pratico, ma sono anche vitali per la sensibilizzazione su temi legati alla prevenzione e alla cura della malattia.

Interventi di esperti e relatori

Al convegno parteciperanno figure di spicco del settore. Dopo i saluti istituzionali, si susseguiranno gli interventi di esperti come il professor Stefano Sensi, famoso per il suo lavoro nel campo della neurologia e Direttore della Clinica neurologica dell’ospedale “SS. Annunziata” di Chieti. Altri relatori includono il dottor Nicola Modugno, una figura nota nel mondo della neurologia, la professoressa Lucia Cugusi dell’Università di Sassari e la dottoressa Silvia Della Morte, psicologa e psicoterapeuta. La loro esperienza e competenza contribuiranno a una discussione informata e utile, ma non solo: si tratteranno anche temi cruciali relativi alla malattia di Parkinson.

La visione scientifica sull’esercizio fisico

Il professor Maurizio Bertollo, uno dei coordinatori del progetto per l’Università “d’Annunzio”, evidenzia l’importanza dell’esercizio fisico per la prevenzione e la gestione della malattia di Parkinson. Riferendosi alla letteratura scientifica, il professor Bertollo sottolinea come l’attività fisica possa offrire risultati tangibili nella cura e nella gestione dei sintomi. È fondamentale il coinvolgimento attivo del personale sanitario e dei caregiver, che hanno un ruolo cruciale nel promuovere l’esercizio fisico tra i pazienti, soprattutto nella fase iniziale.

Struttura del progetto Move on Up

Il progetto “Move on Up” si articola in due fasi ben distinte. Una fase è dedicata direttamente alle persone con malattia di Parkinson, mentre l’altra è rivolta a operatori sanitari e caregiver. Questo approccio permette di coprire diverse esigenze, e prevede attività di dissemination che includono la creazione di una pagina web e canali social, insieme a eventi seminariali. In particolare, i partecipanti affetti da Parkinson potranno beneficiare di un protocollo di allenamento virtuale, progettato per durare otto settimane.

Parallelamente, i professionisti sanitari e non sanitari in questione potranno seguire un corso di formazione online. Questo corso di 28 ore mira a fornire competenze relative ai programmi di cambiamento comportamentale inerenti all’attività fisica. Il corso è dedicato sia a operatori sanitari che a caregiver, per supportare una integrazione efficace di queste pratiche nelle loro attività quotidiane.

Valore aggiunto del progetto

Secondo il dottor Andrea Di Blasio, un altro responsabile del progetto, l’iniziativa rappresenta un passo avanti nella divulgazione del valore dell’esercizio fisico per la salute delle persone. Tutti i partecipanti al progetto sono motivati a condividere conoscenze e pratiche che possano migliorare il benessere psicofisico. L’aspetto multidisciplinare del progetto offre anche opportunità di crescita professionale per laureati in scienze e tecniche delle attività motorie preventive. Attraverso collaborazioni tra diverse associazioni, l’obiettivo è sempre uno: migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte.

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