Nella Corte d’Appello di Brescia è stato emesso il verdetto che conferma l’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, imputati per la strage di Erba del 2006. La decisione dei giudici ha dichiarato “inammissibile” l’istanza di revisione della condanna a vita, confermando la pena precedentemente stabilita dalla Cassazione.
La decisione dei giudici
Dopo tre udienze e cinque ore di camera di consiglio, la Corte d’Appello lombarda ha emesso il verdetto che ha deluso le speranze dei coniugi Romano e Bazzi. La richiesta di revisione presentata è stata respinta, confermando così la condanna all’ergastolo per i due imputati.
Reazioni e prospettive future
L’avvocato difensore dei coniugi, Fabio Schembri, ha annunciato intenzioni di ricorso in Cassazione dopo la sentenza. Azouz Marzouk, parte lesa nella strage, continua a sostenere l’innocenza dei coniugi Romano e Bazzi, rimanendo convinto della necessità di riaprire le indagini per fare chiarezza sulla vicenda.
Dettagli e contestazioni del processo
Nonostante le difese avanzate, le prove e i racconti presentati non hanno portato alla revisione della condanna. I tentativi di confutare testimonianze e prove sono stati ritenuti insufficienti dai giudici, che hanno confermato la solidità della sentenza iniziale.
Reazioni e conclusione
La decisione dei giudici è stata accolta positivamente dal procuratore generale di Brescia e dall’avvocato generale, che sottolineano la robustezza delle prove sin dall’inizio del processo. Mentre la vicenda si avvia verso una conclusione definitiva, i familiari delle vittime chiedono di poter finalmente voltare pagina e tornare a una vita normale, ribadendo la giustizia fatta nelle precedenti sentenze.