Il tribunale del Riesame di Napoli ha ufficialmente confermato il sequestro bis disposto dalla DDA di Napoli nei confronti del notorio gruppo criminale avellinese noto come “il clan delle aste”. Questa decisione segue una sentenza emessa lo scorso 27 aprile dal Tribunale di Avellino, che ha istituito l’esistenza dell’organizzazione malavitosa.
Il Sequestro e le Opposizioni Legal
I sigilli, applicati dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, sono stati contestati da quattro avvocati difensori: Villani, Furgiuele, Taormina e Botti. Questi legali rappresentano gli indagati coinvolti nel caso, tra cui Armando Aprile, Gianluca Formisano, Antonio Barone e Livia Forte.
Beni e Risorse Coinvolte nel Sequestro
Il sequestro confermato include un vasto patrimonio: 70 immobili, 26 terreni, 6 società, 3 autoveicoli e quasi 600 mila euro. Questa decisione segna un’altra tappa nell’azione legale contro il “clan delle aste” e conferma il duro lavoro delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie nel contrastare la criminalità organizzata.
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Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2024 da Sara Gatti