markdown
Il 53esimo Congresso Eucaristico Internazionale ha preso il via oggi a Quito, in Ecuador, con una forte enfasi sul tema della fratellanza come via per guarire il mondo. In occasione dell’anno del 150° anniversario della consacrazione dell’Ecuador al Sacro Cuore di Gesù, l’evento si svolgerà dal 8 al 15 settembre, attirando l’attenzione di migliaia di partecipanti e rappresentanti della Chiesa cattolica. Papa Francesco ha inaugurato i lavori del congresso con un videomessaggio in lingua spagnola, in cui ha sottolineato l’importanza della comunione per costruire un pianeta più giusto e umano.
L’importanza della fratellanza nel messaggio papale
Nel suo videomessaggio di apertura, Papa Francesco ha messo in evidenza come la fratellanza sia una condizione essenziale per ripristinare un mondo più giusto e umano. La scelta di questo tema è in perfetta sintonia con le celebrazioni dell’intensa spiritualità eucaristica che caratterizzano la Chiesa cattolica. Il Pontefice ha condiviso l’importanza della comunione, definendola come un elemento fondamentale per creare legami tra i membri del popolo di Dio.
La fratellanza, secondo Francesco, deve manifestarsi attraverso un’azione collettiva e proattiva. Il Papa ha utilizzato il simbolismo del pane, sottolineando come “non si può impastare il pane con un solo chicco”, e per questo motivo è necessario camminare uniti, come un “unico corpo e un unico pane”. Questa immagine è particolarmente toccante: rappresenta non solo la necessità di una connessione tra i membri della Chiesa, ma anche l’importanza dell’unità nel perseguimento della giustizia sociale e spirituale.
L’esempio di Angela Autsch e la chiamata alla resistenza
Un punto centrale del messaggio di Francesco è rappresentato dalla figura di Angela Autsch, una religiosa tedesca che ha vissuto il dramma della persecuzione durante la Seconda Guerra Mondiale. Angela Autsch, per la sua determinazione nel mantenere viva la fede e la comunione, è stata citata come esempio di resistenza spirituale in tempi di grande oscurità . La sua vita è un chiaro richiamo alla responsabilità che i credenti hanno di rimanere uniti e attivi, anche di fronte a forme di male evidenti.
Papa Francesco ha sottolineato come Autsch invitasse le persone a vivere la comunione e a resistere al male tramite gesti di solidarietà e preghiera. Le sue parole, che esortavano a comunicarsi, servono da riferimento per tutti coloro che cercano di affrontare le sfide della società moderna, spingendo verso un’azione basata sulla fede, l’amore e il servizio reciproco.
Servire il mondo: l’invito alla guarigione spirituale
Il Pontefice ha continuato a sviluppare il tema della sofferenza e della guarigione, richiamando il concetto che “se un membro soffre, tutto il corpo soffre con lui”. Questo messaggio racchiude una profonda lezione di empatia e solidarietà . La sofferenza, come insegnato da Gesù Cristo stesso, rappresenta un modo per identificarsi con il dolore altrui e per abbracciare un percorso di guarigione collettiva.
Francesco ha sollecitato tutti a recuperare una “fratellanza radicale” con Dio e tra gli uomini, enfatizzando come solo in tale unità ci si possa dedicare al servizio del mondo e alla sua guarigione. L’evento di Quito, quindi, si propone come un’importante opportunità per riflettere su come la fede possa influenzare positivamente le relazioni interumane e come l’azione comunitaria possa portare cambiamenti duraturi nelle società , rendendo tutti protagonisti attivi di una “nuova umanità ”.