La controversia intorno al match di pugilato tra Angela Carini e l’algerina Imane Khelif ha sollevato forti dibattiti nel mondo dello sport. Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha esposto la posizione ufficiale del comitato, difendendo l’atleta italiana e chiarendo le sue preoccupazioni riguardo le discriminazioni di genere e le recenti problematiche che affliggono l’Associazione Internazionale Boxe.
La posizione del Coni sulla controversia
Malagò ha aperto la sua dichiarazione durante l’intervista a Sportface TV nella trasmissione “Face to Face – Olympic Edition“, esprimendo come la situazione abbia suscitato imbarazzo istituzionale. Ha chiarito che “la posizione del Coni è a tutela e difesa di Angela“, rimarcando l’importanza di proteggere i diritti delle atlete nel panorama sportivo internazionale. In questo contesto, il presidente ha riportato di aver avuto precedenti conversazioni con l’atleta, cercando di capire la situazione dopo il sorteggio del match.
La lettera ufficiale e la questione estetica
Malagò ha rivelato di aver scritto una lettera per esprimere una protesta ufficiale a favore di Carini. In questo documento, egli ha sollecitato chiarezza sui rumor circolanti riguardo al match, rimarcando l’importanza di un rispetto reciproco nell’analisi e nella narrativa attorno alle atlete. La sua critica si è estesa anche a come, in alcune circostanze, gli aspetti estetici possano influenzare le valutazioni su atleti e atlete, smarcandosi da argomentazioni che non si fondano su fondamenta scientifiche e sportivamente valide.
Problematiche dell’Associazione Internazionale Boxe
Malagò ha sottolineato che l’Associazione Internazionale Boxe è attualmente sotto commissariamento, con una ristrutturazione che è avvenuta a causa di irregolarità nella gestione. Tutti i vertici dell’organizzazione sono stati rimossi e l’ente è ora sotto l’egida del Comitato Olimpico Internazionale , il quale si avvale di un organismo terzo indipendente per garantire correttezza e trasparenza. Questa informazione è cruciale per comprendere il contesto sportivo attuale e la ristrutturazione necessaria per ripristinare la fiducia.
Il profilo di Imane Khelif
Malagò ha parlato anche dell’atleta algerina, Imane Khelif, menzionando la sua lunga carriera nella boxe e i successi che ha ottenuto nel corso degli anni. Khelif è stata tra i rappresentanti dell’Algeria ai Giochi del Mediterraneo ad Orano ed è stata vincitrice dei Campionati Africani, dimostrando così un elevato livello di competenza e dedizione. Nonostante ciò, il presidente del Coni ha anche fatto riferimento alla valutazione dei dati ormonali di Khelif, che sono stati oggetto di recenti analisi scientifiche da parte di una commissione composta da dieci esperti, evidenziando l’importanza di basare ogni discussione su fatti concreti e verificabili.
Considerazioni finali sul rispetto delle atlete
Malagò ha concluso il suo intervento sostenendo che non si deve sostituire il lavoro degli esperti con opinioni personali e che i dati scientifici devono prevalere nel decidere sulla legittimità delle atlete nel loro ambito sportivo. La difesa di Angela Carini rimane forte, con l’appello a rispettare il percorso di ciascun atleta, evidenziando non solo l’importanza della giustizia sportiva ma anche il bisogno di garantire un ambiente equo e rispettoso per tutte le atlete.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Armando Proietti