Stamattina, un importante intervento sanitario si è svolto nella provincia di Ascoli Piceno, dove sono stati consegnati defibrillatori a dieci comuni situati in aree interne. Questa iniziativa, frutto di una collaborazione tra l’Azienda Sanitaria Territoriale e l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, mira a migliorare l’assistenza in situazioni di emergenza, un servizio fondamentale per garantire la salute dei cittadini.
Dettagli sull’acquisto dei defibrillatori
L’operazione ha comportato un investimento di 26.000 euro complessivi, con ogni defibrillatore semiautomatico esterno, che include accessori necessari, acquistato a un costo di 2.600 euro, più IVA. Questi dispositivi sono stati finanziati tramite l’Accordo di Programma Quadro per l’Area Interna di Ascoli Piceno, dove l’Unione Montana ha assunto il ruolo di ente capofila. Tale accordo è fondamentale, in quanto permette di attuare diverse iniziative volte a migliorare i servizi sanitari nelle aree più svantaggiate della provincia.
Oltre ai dieci defibrillatori recenti, nel corso del 2023, ne erano stati già distribuiti sette in altrettanti comuni dell’area, facendo parte di un progetto più ampio che prevede in totale l’acquisto di diciassette dispositivi. Questo lavoro complessivo si sviluppa nell’ambito di una convenzione tra l’Ast e l’Unione Montana, il cui obiettivo è potenziare la risposta alle emergenze e migliorare l’assistenza sanitaria per i residenti delle aree interne del Piceno. A seguito del sisma del 2016, queste zone hanno vissuto un periodo difficile e ora necessitano di un supporto ancora maggiore.
Un passo verso il miglioramento dei servizi sanitari
Sonia Carla Cicero, direttrice sociosanitaria dell’Ast di Ascoli, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i comuni e l’Azienda Sanitaria. L’uso dei defibrillatori rappresenta un’azione concreta per migliorare la tempestività degli interventi sanitari in caso di emergenze cardiache. In effetti, si stima che la possibilità di sopravvivenza a un arresto cardiaco possa aumentare del 50-70% se il defibrillatore viene utilizzato entro i primi 3-5 minuti dall’evento.
Questa iniziativa è parte di un progetto globale di potenziamento della medicina territoriale. A tal proposito, Cicero ha dichiarato che l’inserimento di figure come l’infermiere di comunità , il rafforzamento degli ambulatori dei medici di medicina generale e l’introduzione di strumenti diagnostici come gli ecografi hanno già avviato un processo di miglioramento dei servizi sanitari.
Verso un futuro più sicuro
Giuseppe Amici, presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, ha aggiunto che il percorso è ancora lungo, ma i progressi già ottenuti sono significativi. La crescita della collaborazione tra i comuni e l’Ast ha reso possibile questo importante passo, che va a beneficio di una popolazione spesso dimenticata dalle politiche sanitarie. L’iniziativa dei defibrillatori potrebbe dunque segnare l’inizio di un miglioramento sostanziale nell’assistenza sanitaria di queste aree, contribuendo a una maggiore sicurezza e benessere per i residenti.
In sintesi, la consegna dei defibrillatori ai comuni delle aree interne di Ascoli Piceno rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’emergenza sanitaria, mirando a garantire una risposta rapida e adeguata alle situazioni critiche.