Consiglio regionale del Veneto: un minuto di silenzio contro i femminicidi

Consiglio regionale del Veneto: un minuto di silenzio contro i femminicidi

Il Consiglio regionale del Veneto promuove l’iniziativa “Il silenzio delle innocenti” per sensibilizzare sulla violenza di genere e il femminicidio, con testimonianze toccanti e un appello all’azione collettiva.
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Consiglio regionale del Veneto: un minuto di silenzio contro i femminicidi - Gaeta.it

Oggi, il Consiglio regionale del Veneto ha dato voce a una significativa iniziativa contro il fenomeno sempre più allarmante dei femminicidi. In un incontro intitolato “Il silenzio delle innocenti“, il presidente Roberto Ciambetti ha aperto la seduta invitando tutti i presenti a osservare un minuto di rumore, simbolizzando la protesta contro queste tragiche violenze. L’evento ha visto la partecipazione di Gino Cecchettin, padre di Giulia, vittima di un omicidio avvenuto per mano dell’ex fidanzato.

Lotta contro la violenza sulle donne: il messaggio di Roberto Ciambetti

Nel suo intervento, Ciambetti ha voluto sottolineare l’importanza di affrontare il problema della violenza di genere, richiamando alla memoria le parole del poeta Pasolini. Secondo il presidente, la battaglia più difficile si svolge all’interno di ciascuna coscienza, una chiamata all’azione per una maggiore consapevolezza sociale. Ha evidenziato che spesso il silenzio e l’ignoranza alimentano queste dinamiche violente, invitando quindi a una comunicazione più incisiva e consapevole. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro il femminicidio, un fenomeno che si manifesta soprattutto in ambito familiare, il quale è in continua espansione.

La violenza come radice del femminicidio

Il presidente del Consiglio ha evidenziato come la violenza rappresenti la causa principale del femminicidio, rimarcando l’urgenza di rispettare la dignità delle vittime. Ciambetti ha esplicitamente richiamato l’attenzione su esperienze di violenza domestica, che hanno visto innumerevoli vittime cadere all’interno delle mura familiari. Questo appello non intende solo informare, ma anche mobilitare la società, affinché si possa costruire un ambiente più sicuro per le donne. La violenza di genere, purtroppo, continua a essere un tema presente e urgente che richiede l’impegno di tutti per essere combattuto.

Testimonianza di Gino Cecchettin

La presenza di Gino Cecchettin ha conferito un potere aggiunto all’incontro, poiché la sua storia personale rappresenta una delle tante tragedie che contribuiscono a far luce su una realtà sconvolgente. Giulia, sua figlia, è stata uccisa il 11 novembre 2023, un evento che ha scosso profondamente la comunità e che continua a evocare emozioni forti. Il focus del discorso di Cecchettin ruota attorno all’importanza di non dimenticare le vittime e di continuare a combattere affinché simili crimini non si ripetano più. La sua testimonianza serve a sensibilizzare le persone e a stimolare riflessioni che vanno oltre la mera cronaca, ponendo in risalto la necessità di un cambiamento culturale.

Conclusione dell’incontro e prospettive future

L’incontro “Il silenzio delle innocenti” si conclude con un ecosistema di riflessioni e impegni concreti, affidati ai politici e alle associazioni attive contro la violenza di genere. L’invito del presidente Ciambetti è chiaro e coinvolgente: è tempo di rompere il silenzio e di agire. La comunità deve essere unita nella lotta contro questa piaga sociale, favorendo una cultura del rispetto e della tolleranza. Il Consiglio regionale del Veneto si pone come un palcoscenico per discutere e intraprendere azioni significative per il futuro.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Laura Rossi

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