I consorzi di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, della ricotta di bufala campana Dop e della pasta di Gragnano Igp presentano un’alleanza rafforzata in vista di tuttofood a Milano, la fiera principale dedicata all’agroalimentare. L’appuntamento si svolge dal 5 all’8 maggio 2025 e vedrà i tre consorzi condividere uno stand comune, segno di collaborazione e visione integrata del territorio e dei prodotti tipici campani.
Uniti sul palco di tuttofood: la presentazione dell’alleanza
A tuttofood 2025, i consorzi di tutela rappresentano tre eccellenze campane in un unico spazio espositivo, nel padiglione 1 all’stand R05. Questa scelta non è solo una questione di logistica, ma un modo concreto per evidenziare l’unione fra prodotti simbolo della tradizione e del territorio, capaci di dialogare fra loro in nuovi contesti gastronomici e di mercato. Il richiamo si concentra sull’importanza della sinergia fra prodotti distintivi, che condividono radici culturali e obbiettivi di valorizzazione.
L’evento milanese si propone come vetrina per mostrare come i formaggi freschi e la pasta artigianale possono rispondere alle mutate esigenze del pubblico, soprattutto in relazione alle nuove abitudini alimentari che prediligono pasti rapidi ma di qualità. Questa iniziativa si colloca in un contesto commerciale e culturale dove la tradizione incontra l’innovazione, offrendo ai visitatori un’esperienza sensoriale ma anche informativa.
Il fenomeno della spesa e il boom dei piatti pronti made in italy
I dati raccolti da circana confermano la crescita solida del settore “ready to eat” in italia, con un giro d’affari che tocca i 2,5 miliardi di euro e una crescita superiore al 15% rispetto al 2017. Il fenomeno riguarda un segmento sempre più ampio di consumatori, attratti da soluzioni pratiche che consentono di ridurre i tempi di preparazione senza rinunciare al gusto. Proprio su questo trend si focalizzano i consorzi, proponendo piatti pronti che si collocano nel segmento dell’eccellenza.
Le proposte offerte durante la fiera puntano su una formula che implementa la qualità dei prodotti Dop e Igp con il concetto di sostenibilità, in particolare legato alla riduzione degli sprechi alimentari. Ogni giorno sarà disponibile una box con piatti pensati non solo per nutrire ma per raccontare materie prime valorizzate nella loro autenticità. Un esempio è l’arancino alla nerano, con orzo di gragnano Igp e cuore di mozzarella di bufala campana Dop, abbinamenti creativi che rispettano la tradizione ma ne sperimentano nuove dimensioni.
Il menu cambia quotidianamente e viene promosso da influencer che raccontano, attraverso i social, le combinazioni culinarie offerte. Questa scelta punta a coinvolgere un pubblico ampio e diversificato, anche giovanile. L’utilizzo di ricette “di riciclo”, come il timballo fritto con pasta di gragnano e bufala affumicata, mostra inoltre un’attenzione concreta all’evitare sprechi, un valore sempre più sentito nel settore agroalimentare.
Nuovi consumatori e responsabilità sociale nel messaggio dei consorzi
Domenico Raimondo, presidente del consorzio mozzarella di bufala campana Dop, sottolinea la volontà di adeguare il prodotto alle esigenze di consumatori con ritmi frenetici. L’obiettivo è dimostrare che non serve rinunciare alla qualità neppure con uno stile di vita rapido. Il messaggio porta con sé un senso di responsabilità, considerando i rincari sui costi alimentari e l’incertezza internazionale oggi concreta nel mercato.
Massimo Menna, al vertice del consorzio pasta di gragnano Igp, evidenzia come la tradizione si leghi a una contemporaneità apparentemente inusuale per un prodotto classico come la pasta. L’alleanza con i due consorzi campani simbolo del lattiero-caseario permette di raccontare un lato più ampio dell’agroalimentare, che risponde ai bisogni di una società in trasformazione senza perdere di vista l’accessibilità e una certa attenzione ambientale.
Internazionalizzazione e crescita
Sara Consalvo, neo presidente del consorzio ricotta di bufala campana Dop, introduce il tema dell’internazionalizzazione, sottolineando come la tutela e la promozione delle eccellenze del sud debbano avanzare uniti oltre i confini nazionali. L’approccio ora è più coordinato e mira ad espandere la visibilità di prodotti agroalimentari fortemente identitari, superando la frammentazione con una strategia condivisa e di ampio respiro.
L’alleanza a tuttofood 2025 incarna così un messaggio articolato, che parte dalla coltivazione della tradizione ma si proietta verso sfide commerciali e sociali che coinvolgono il presente e il futuro del settore agroalimentare italiano. Le tre realtà campane si presentano insieme per raccontare l’italianità autentica e attiva, con uno sguardo rivolto a cittadini e mercati sempre più sensibili alla qualità, alla sostenibilità e alle nuove abitudini alimentari.