Nel 2024, il Consorzio della Coppa di Parma Igp ha registrato un incremento significativo nel fatturato, portando il totale a 74 milioni di euro. Questo risultato viene accolto con ottimismo, grazie anche alla performance crescente del preaffettato, che ora rappresenta il 33% delle entrate totali. La Food Valley continua a dimostrare la sua forza, sostenuta da 21 aziende associate e oltre 500 occupati nel settore.
Stabilità nei volumi di produzione
L’anno appena trascorso ha mostrato una stabilità nei volumi di produzione, rimanendo invariati rispetto al 2023. In termini quantitativi, il Consorzio ha lavorato circa 3,9 milioni di chilogrammi di carne, con un valore di produzione di 31 milioni di euro per il prodotto certificato. Nonostante la lieve flessione, questo dato dimostra una resilienza rispetto alle fluttuazioni di mercato.
L’elemento critico ha riguardato l’aumento dei costi delle materie prime, in particolare la porzione muscolare del collo del suino, che ha registrato un incremento del 21% negli ultimi tre anni. Tale crescita ha posto delle sfide, ma l’ente di tutela ha saputo reagire, puntando sull’ottimizzazione della produzione e sulla valorizzazione dei prodotti certificati.
Crescita del preaffettato e impatto sul fatturato
Un dato significativo emerso nell’analisi del fatturato è l’andamento del preaffettato, che ha visto un incremento costante, passando dal 25% del 2021 al 33% nel 2024. Questo segmento ha riscontrato una domanda crescente, con 415.000 chilogrammi di prodotto certificato destinato alle vaschette, generando un valore di 25 milioni di euro. La grande distribuzione organizzata si attesta come il principale canale di commercializzazione, assorbendo il 70% della produzione preaffettata.
Il settore horeca continua a ricoprire un ruolo fondamentale per il Consorzio, non solo in termini di vendite ma anche per rafforzare l’immagine del prodotto. La quota del settore horeca si mantiene attorno al 30%, evidenziando il suo contributo alla valorizzazione del marchio.
Aumento dell’export e mercati di riferimento
L’export rappresenta una buona notizia per il Consorzio, con una quota che è passata dal 10% nel 2023 al 16% nel 2024. Questo dato è vicino ai livelli pre-pandemia, mettendo in evidenza un recupero significativo. I principali mercati di destinazione per i prodotti della Coppa di Parma sono i paesi dell’Unione Europea, come Germania, Francia, Belgio e Olanda.
Particolare attenzione è rivolta anche al Canada, che si conferma come il singolo maggiore importatore di questo prodotto. L’espansione internazionale rappresenta una priorità strategica, specialmente alla luce delle recenti modifiche al disciplinare, che puntano a distinguere ancora di più la qualità della Coppa di Parma nel panorama globale.
Il commento del presidente Aschieri
Fabrizio Aschieri, presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma Igp, ha sottolineato i risultati positivi ottenuti nel 2024 nonostante l’aumento dei costi delle materie prime. Aschieri ha messo in evidenza l’importanza dell’incremento del preaffettato e del rialzo nelle esportazioni, evidenziando un orientamento crescente verso i mercati internazionali. La necessità di investire di più sull’estero si fa sentire, specialmente considerando gli avanzamenti nei metodi di controllo che garantiscono standard qualitativi superiori per i consumatori.