La pizza al formaggio è un piatto tipico delle Marche, simbolo di convivialità e tradizione, particolarmente apprezzato durante le celebrazioni pasquali. A Senigallia, il forno Pandefrà ha deciso di promuovere un contest aperto a tutti gli appassionati di cucina, invitando a cimentarsi nella preparazione di questa prelibatezza. Un’iniziativa che non solo celebra la cultura gastronomica locale, ma incoraggia anche la creatività culinaria della comunità.
La pizza al formaggio: un simbolo delle marche
La pizza al formaggio rappresenta un’importante tradizione culinaria delle Marche. Questo lievitato è caratterizzato da un impasto saporito, arricchito da formaggi locali, un passatempo che coinvolge famiglie e amici durante le feste. Tradizionalmente consumata nel periodo pasquale, è diventata un piatto da gustare in ogni momento dell’anno, anche in varianti da sandwich con ingredienti freschi e di stagione.
Francesca Casci Ceccacci, fondatrice di Pandefrà, ha dichiarato che questa iniziativa mira a mettere in luce la tradizione gastronomica marchigiana, portando alla luce le ricette di famiglia che si trasmettono da generazione a generazione. Con questo contest, l’obiettivo è creare un’opportunità per tutti gli appassionati di cucina di esprimere la propria creatività e condividere la propria passione per la preparazione di questo piatto.
Il contest non è solo un momento di competizione, ma un’occasione di riunione sociale che invita i partecipanti a celebrare la cultura culinaria locale. La pizza al formaggio, infatti, è preparata in molte varianti, ciascuna con le proprie peculiarità, e la competizione mira a valorizzare queste diversità.
Dettagli del contest e modalità di partecipazione
Il contest di pizza al formaggio è aperto a tutti, senza restrizioni di età o livello di esperienza. L’unico requisito è che le pizze siano realizzate con attrezzature domestiche. Questo approccio inclusivo incoraggia la partecipazione di un vasto pubblico, rendendo la preparazione un’attività condivisa da chiunque.
Per partecipare, i concorrenti devono consegnare le loro creazioni tra l’8 e l’11 aprile 2025 presso il forno Pandefrà, situato in Via Gherardi 65 a Senigallia. È fondamentale che il pacco sia etichettato con la dicitura “Selezioni PIZZA FORMAGGIO CONTEST 2025”. Ogni pizza deve essere confezionata in un sacchetto alimentare e accompagnata da una scheda identificativa che include informazioni essenziali sul partecipante, come nome, numero di telefono o e-mail, insieme ai dettagli sugli ingredienti utilizzati.
La giuria avrà il compito di assaporare e valutare le pizze in gara, tenendo conto della qualità dell’impasto, della scelta dei formaggi e dell’originalità delle ricette. La giuria include esperti del settore, tra cui il rinomato maestro panificatore Davide Longoni.
La giuria: esperti di panificazione e gastronomia
Una giuria d’eccellenza è stata chiamata a valutare i partecipanti al contest di pizza al formaggio. A far parte di questa prestigiosa commissione c’è Davide Longoni, un maestro panificatore noto per la sua esperienza e passione per la panificazione artigianale. Insieme a lui, Francesca Casci Ceccacci, fondatrice di Pandefrà e appassionata di tradizioni gastronomiche, porterà la sua esperienza nella valutazione delle pizze. Completano la giuria Lorenzo Sandano, giornalista e critico gastronomico, noto per il suo occhio attento e il palato esperto.
La valutazione delle pizze avverrà in base a criteri specifici che comprendono consistenza, sapore e creatività. Le modalità di giudizio da parte della giuria rappresentano un elemento fondamentale, assicurando che il vincitore sia scelto in modo equo e professionale. Il titolo di miglior pizza al formaggio di Senigallia non rappresenta solo un riconoscimento, ma un tributo all’arte della panificazione che affonda le radici nella tradizione locale.
Il vincitore di questo contest sarà annunciato il 12 aprile 2025. Oltre al premio di un attestato di merito, il fortunato avrà l’onore di ricevere una colomba artigianale da Pandefrà. Questa celebrazione non è solo un contest tra appassionati, ma un potenziale trampolino di lancio per coloro che desiderano portare avanti la tradizione gastronomica marchigiana, con un occhio al futuro.