Contributi regionali da 770mila euro per potenziare i piani di emergenza idrica in Abruzzo

Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo destina 770mila euro per aggiornare i Piani di Emergenza Idrica, supportando gli enti gestori nella gestione delle risorse idriche e affrontando le sfide del cambiamento climatico.
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Contributi regionali da 770mila euro per potenziare i piani di emergenza idrica in Abruzzo - Gaeta.it

In risposta alle pressanti esigenze di gestione dell’acqua, il Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha deliberato un contributo di 770mila euro destinato all’aggiornamento e all’implementazione dei Piani di Emergenza Idrica. Questa iniziativa è stata annunciata da Emanuele Imprudente, Vicepresidente della Giunta regionale, che ha sottolineato l’importanza di rafforzare il servizio idrico integrato per far fronte ai disagi causati da scarsità d’acqua.

Un aiuto concreto agli enti gestori del servizio idrico

L’erogazione del contributo avverrà a favore di ERSI, l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato, responsabile della supervisione della rete idrica abruzzese. Sarà compito dell’ERSI approvare i piani d’emergenza preparati dai sei gestori presenti nel territorio: ACA, CAM, Gran Sasso Acqua, Ruzzo Reti, SACA e SASI. Non solo, l’Ente avrà anche il compito di ripartire le risorse finanziarie in maniera efficiente tra questi gestori.

L’iniziativa è fondamentale in un contesto dove il cambiamento climatico ha portato a minori precipitazioni e a temperature più elevate, creando sfide significative per la gestione delle risorse idriche. La Regione, attraverso questo sostegno finanziario, punta a garantire che i gestori possano adottare misure adeguate per rispondere alle emergenze idriche. In particolare, il Vicepresidente Imprudente ha evidenziato l’importanza di predisporre risorse e procedure operative pronte all’uso quando si verifica una crisi idrica.

L’importanza dei piani di emergenza idrica

Il Piano di Emergenza Idrica rappresenta un documento fondamentale nella gestione delle crisi relative alla distribuzione dell’acqua. Deve contenere una mappatura dettagliata delle fonti d’acqua disponibili e delle riserve, immagazzinando informazioni importanti sulle interconnessioni possibili con altre reti idriche. Al suo interno, si deve anche prendere in considerazione l’analisi dei potenziali eventi pericolosi come siccità o rotture delle tubature.

La gestione delle emergenze idriche richiede inoltre di prevedere i danni potenziali e le azioni necessarie per contrastarli. Queste azioni possono includere l’attivazione di fonti di approvvigionamento alternative, l’implementazione di turnazioni nella distribuzione dell’acqua, l’uso di autobotti per il rifornimento e così via. Fondamentale è anche la formazione del personale, che deve essere pronto ad affrontare situazioni critiche, e l’efficace comunicazione verso la popolazione riguardo alle modalità di distribuzione.

Destinazione dei fondi e scadenza dei progetti

L’obiettivo dell’iniezione di fondi è supportare gli Enti gestori non solo nella redazione dei piani, ma anche nella loro pronta attuazione. I finanziamenti si estenderanno a coprire le spese tecniche necessarie per la stesura dei documenti e per l’acquisto di mezzi e attrezzature utili a garantire acqua alla popolazione. La scadenza per la relazione di ERSI alla Regione è fissata per il 31 maggio 2025, evidenziando la volontà della giunta di monitorare l’implementazione di tali misure nel breve termine.

Questo intervento rappresenta un passo decisivo per assicurare che l’Abruzzo sia preparato a fronteggiare le sfide idriche future, garantendo una distribuzione equa e sostenibile delle risorse idriche a beneficio dell’intera comunità.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sara Gatti

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