L’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata recentemente su Cerveteri, dove nei giorni scorsi è stato effettuato un vasto servizio di prevenzione e controllo sulla detenzione delle armi. Le operazioni, svolte dai Carabinieri con l’impiego del Nucleo Operativo Radiomobile e delle stazioni locali, hanno coinvolto oltre cento persone e centinaia di armi, portando a diversi arresti e denunce.
operazioni di controllo e numero di persone coinvolte
Il servizio, concentrato nel territorio comunale di Cerveteri, ha visto impegnati i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e le stazioni di Cerveteri, Campo di Mare e Ladispoli. Durante le verifiche i militari hanno controllato 185 persone, tutte titolari di porto d’armi, per accertare il rispetto della normativa che disciplina la detenzione e il trasporto di armi. In parallelo, sono state esaminate 403 armi di vario tipo, tra pistole, fucili e altre armi regolarmente denunciate o sotto controllo.
Questa attività coordinata è stata pensata per prevenire il fenomeno della detenzione illegale e per monitorare eventuali violazioni. I carabinieri hanno effettuato verifiche non soltanto sui documenti personali, ma anche sulla presenza di eventuali irregolarità nei certificati medici obbligatori per mantenere valido il porto d’armi. È emerso che molte persone non avevano aggiornato l’idoneità psico-fisica, una delle condizioni essenziali richieste per la detenzione autorizzata di armi.
arresti, denunce e sequestro di armi
Le indagini operative hanno prodotto risultati significativi sul piano giudiziario. Un cittadino italiano di 57 anni è stato arrestato per detenzione di armi con matricola abrasa e per la possesso di una pistola scacciacani senza tappo rosso, entrambe le armi risultate di provenienza illecita. Altri tre arresti sono scattati in base a ordini di carcerazione già emessi in precedenza, eseguiti sempre nel corso delle stesse operazioni.
In aggiunta a questi arresti, cinque persone sono state denunciate ufficialmente alla Procura della Repubblica. Tra questi, quattro stranieri sono indagati per porto abusivo di armi e ricettazione, dopo essere stati trovati a bordo di un veicolo con un coltello e una motosega. Un quinto individuo è stato denunciato per possesso illegale di armi e munizioni. Oltre agli arresti e alle denunce, i carabinieri hanno sequestrato materialmente 5 fucili e 3 pistole.
ritiro amministrativo, diffide e armi consegnate spontaneamente
Durante le ispezioni sono stati inoltre ritirati con procedura amministrativa quattro fucili, due pistole e una cinquantina di munizioni. I proprietari infatti non avevano rispettato tutte le formalità previste dalla legge. Sono state emesse 85 diffide nei confronti di cittadini che non avevano aggiornato la certificazione medica obbligatoria per poter detenere o portare armi, una condizione indispensabile e spesso trascurata.
In un’altra attività parallela, alcune persone hanno scelto di consegnare volontariamente le loro armi, per corsi di rottamazione. Il materiale raccolto comprendeva 40 fucili, 6 pistole, 5 armi bianche e circa 250 munizioni. Questa iniziativa ha lo scopo di ridurre la circolazione di armi non più regolari o che i proprietari preferiscono eliminare senza incorrere in sanzioni.
segnalazioni per droghe e prosecuzione dei controlli
Oltre ai controlli sulle armi, i Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura 9 persone trovate in possesso di quantità modiche di sostanze stupefacenti, destinate all’uso personale e non a fini di spaccio. L’operazione nel complesso ha coinvolto diversi aspetti della sicurezza pubblica, dalla normativa sulle armi alle sostanze stupefacenti.
I Carabinieri hanno annunciato che continueranno a sorvegliare il territorio nei prossimi giorni, con particolare riguardo alle norme che regolano la detenzione e il porto di armi, per contrastare ogni forma di illegalità in questo ambito. Questa attività fa parte di un impegno costante per garantire il rispetto delle leggi e la sicurezza dei cittadini.
Si ricorda che gli indagati nelle questioni giudiziarie sono da considerarsi innocenti fino a un eventuale giudizio definitivo, in accordo con la legge processo penale vigente.