Controlli dei carabinieri: irregolarità nelle attività alimentari di Ancona e Jesi

Controlli dei carabinieri: irregolarità nelle attività alimentari di Ancona e Jesi

Controlli dei carabinieri ad Ancona rivelano irregolarità igienico-sanitarie in negozi etnici, sanzioni per mancanza di autorizzazione e violazioni nelle procedure di sicurezza alimentare in supermercati locali.
Controlli dei carabinieri3A irr Controlli dei carabinieri3A irr
Controlli dei carabinieri: irregolarità nelle attività alimentari di Ancona e Jesi - Gaeta.it

Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ancona hanno condotto una serie di ispezioni in diverse attività commerciali della zona, principalmente dedicate alla vendita di alimenti e bevande. Questi controlli mirano a garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative sanitarie, sempre più importanti in un contesto pubblico dove la salute rappresenta una priorità. I risultati emersi dagli interventi evidenziano la presenza di irregolarità che non possono essere trascurate.

Irregolarità igienico-sanitarie in negozi etnici

Durante le ispezioni effettuate, i militari hanno trovato delle non conformità in due esercizi etnici situati nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Ancona. Tra i problemi riscontrati spiccano cattive condizioni igieniche, tra cui la presenza di ragnatele, distacchi di intonaco, infiltrazioni di umidità e muri anneriti. Tali situazioni denunciano una scarsa attenzione alla pulizia e alla manutenzione da parte dei gestori. Le irregolarità sono state segnalate all’Azienda Sanitaria Territoriale, che provvederà a emettere le necessarie prescrizioni per garantire il ripristino degli standard igienici.

Sequestro di pesce non tracciato

Un ulteriore controllo ha portato alla scoperta di un’altra violazione in un terzo negozio etnico della stessa zona. Qui, all’interno di un congelatore a pozzetto, sono stati rinvenuti ben 10 chilogrammi di pesce non tracciato, una grave infrazione che compromette la sicurezza alimentare. Il titolare dell’attività è stato multato con una sanzione amministrativa di 1.500 euro. La mancanza di tracciabilità rappresenta una falla nel sistema di sicurezza e potrebbe mettere a rischio la salute dei consumatori, sottolineando l’importanza di un’assoluta conformità alle normative.

Sanzioni per mancanza di autorizzazione sanitaria

Un altro intervento ha riguardato un panificio nel centro città di Ancona, dove è emerso che il proprietario non possedeva l’autorizzazione sanitaria necessaria per la preparazione di alimenti. Il titolare era in possesso solo di quella per il commercio al dettaglio, evidenziando una mancanza di attenzione nelle procedure burocratiche richieste per operare nel settore alimentare. La conseguenza è stata una multa di mille euro, risultante da un’ispezione attenta che ha messo in luce la necessità di supervisione nel settore della panificazione dalla preparazione alla vendita.

Violazioni in un supermercato di Jesi

L’attività di controllo non ha risparmiato nemmeno un supermercato nella centrale Jesi, dove i carabinieri hanno identificato una prassi errata nello scongelamento del pesce. Questo episodio ha reso evidente che non tutte le strutture di grande dimensione seguono correttamente le procedure stabilite dal piano di autocontrollo HACCP, strumento progettato per garantire la sicurezza alimentare. L’irregolarità ha portato a una sanzione amministrativa di 2.000 euro, un segnale chiaro di come anche le grandi distribuzioni debbano prestare la massima attenzione alle normative sanitarie.

I recenti controlli evidenziano quindi l’importanza di mantenere standard rigorosi nella vendita di alimenti e bevande. La salute pubblica è al primo posto e le autorità di controllo sono impegnate a garantire che le normative siano rispettate a tutela di tutti i cittadini.

Change privacy settings
×