Controlli rigorosi a Extracon: scoperti lavoratori in nero e irregolarità

Controlli rigorosi a Extracon: scoperti lavoratori in nero e irregolarità

Controlli della Guardia di Finanza all’Extracon rivelano irregolarità fiscali e lavorative, con sanzioni per lavoro nero, sicurezza dei prodotti e mancata certificazione dei corrispettivi.
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Controlli rigorosi a Extracon: scoperti lavoratori in nero e irregolarità - Gaeta.it

Nell’ambito di un’operazione congiunta, i finanzieri del Comando provinciale di Pordenone hanno intensificato i controlli durante l’importante fiera “Extracon”. L’evento, dedicato alle attività commerciali e ai consumatori, ha visto emergere significative violate delle normative fiscali e lavorative. Questi controlli, che mirano a garantire la regolarità delle attività commerciali, hanno portato alla scoperta di irregolarità che coinvolgono sia la manodopera che la sicurezza dei prodotti in vendita.

Scoperta di lavoro nero

Durante l’evento, le autorità fiscali hanno identificato cinque lavoratori impiegati in nero, di cui quattro dediti alla vendita di prodotti gastronomici giapponesi e uno coinvolto nella vendita di componenti elettroniche. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla pratica di assumere personale senza regolari contratti di lavoro. Per i due datori di lavoro coinvolti, le conseguenze sono state pesanti. Sono state inflitte loro delle sanzioni punitive, che verranno quantificate in base alla gravità della violazione, oscillando tra un minimo di 1.950 euro e un massimo di 11.700 euro per ogni lavoratore non dichiarato.

I controlli della Guardia di Finanza non si sono limitati a riscontrare irregolarità sulla forza lavoro. Per uno dei datori di lavoro, un ristoratore, è stata avanzata anche la proposta di sospensione dell’attività commerciale. Questa decisione si basa sul fatto che l’uso di manodopera non in regola superava il limite consentito del 10% rispetto ai lavoratori regolarmente assunti. Tali misure hanno l’obiettivo di scoraggiare ulteriormente l’impiego di personale in nero, che rappresenta un grave problema nel mercato del lavoro.

Sanzioni per la sicurezza dei prodotti

Un’altra irregolarità emersa durante i controlli ha riguardato la vendita di peluche. Un espositore è stato multato per aver tentato di vendere 22 articoli privi dei requisiti di sicurezza stabiliti dal Codice del consumo. Questa violazione non solo mette a rischio la salute dei consumatori, ma rappresenta anche una minaccia per la concorrenza leale tra le imprese, favorendo pratiche commerciali scorrette. Le sanzioni per questo tipo di violazione possono variare, e riflettono la severità delle normative vigenti in materia di sicurezza dei prodotti.

Violazioni fiscali e corrispettivi non documentati

Oltre alle irregolarità sulla manodopera e la sicurezza dei prodotti, sono state riscontrate numerose contestazioni anche per la mancata certificazione dei corrispettivi. Le violazioni fiscali, in particolare, sono state sanzionate con ammende che partono da un minimo di 500 euro, fino ad arrivare al 90% dell’imposta relativa ad ogni operazione non documentata. Questi controlli rappresentano una strategia cruciale per contrastare l’evasione fiscale e garantire che le attività commerciali rispettino le normative fiscali. Le misure adottate si inseriscono in un contesto più ampio di controllo e prevenzione di pratiche commerciali irregolari che possono danneggiare l’economia locale.

In sintesi, le operazioni condotte dai finanzieri al “Extracon” hanno messi in luce la necessità di un monitoraggio costante e rigoroso delle attività commerciali per proteggere non solo il mercato, ma anche i diritti dei lavoratori e dei consumatori.

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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