Le operazioni dei Carabinieri nella SkiArea Madonna di Campiglio – Dolomiti di Brenta hanno portato alla luce una serie di irregolarità riguardanti la pratica degli sport invernali. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno riguardato 47 maestri di sci, culminando in sanzioni per coloro che non hanno rispettato le norme di comunicazione alla Provincia. Inoltre, le verifiche hanno evidenziato un’elevata percentuale di sciatori senza assicurazione civile, un requisito diventato obbligatorio dal 1° gennaio 2022. La situazione solleva preoccupazioni sulla sicurezza e il rispetto delle normative sulle piste da sci.
Sanzioni ai maestri di sci
A inizio anno, le autorità hanno intensificato i controlli sui maestri di sci, scoprendo che quattro di loro non avevano inviato la comunicazione di esercizio temporaneo della professione alla Provincia di Trento. Questa omissione ha portato a sanzioni amministrative di 200 euro per ciascuno, un segnale chiaro dell’importanza del rispetto della normativa da parte di professionisti del settore. I Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda continuano a monitorare le attività , sottolineando che ogni maestro di sci deve essere regolarmente registrato e conforme alle leggi locali.
La questione delle assicurazioni
Durante il pattugliamento delle piste, è emerso un dato allarmante riguardo alla copertura assicurativa per gli sciatori. In totale, 83 turisti sono stati controllati riguardo alla validità del loro skipass e dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, obbligatoria per tutelarsi in caso di incidenti. Purtroppo, 11 sciatori sono stati sorpresi a non avere la copertura richiesta o a presentare polizze non valide. Le sanzioni per queste infrazioni hanno ammontato a 50 euro a persona. La legge mira a garantire la sicurezza di tutti quelli che affollano le piste, ma la mancanza di rispetto delle norme da parte di alcuni solleva interrogativi sulla consapevolezza dei rischi.
Infrazioni e comportamenti scorretti in pista
I controlli hanno rivelato anche un certo numero di comportamenti scorretti tra i praticanti. Un esempio è quello di uno sciatore multato per non aver dato precedenza a un concorrente che si trovava a valle. In totale, dieci sciatori hanno ricevuto sanzioni per aver sceso piste chiuse al pubblico, accumulando una multa complessiva di 500 euro. Anche due scialpinisti sono stati multati per aver risalito le piste senza gli impianti, praticando un’attività considerata pericolosa per gli altri utenti delle piste. Altro episodio che ha catturato l’attenzione è stato quello di uno sciatore che, nonostante la mancanza di capacità tecnica, ha intrapreso una pista nera chiusa per pericolo e ha finito per richiedere soccorso, ricevendo una multa di 330 euro.
Soccorsi e sicurezza sulle piste
Dalla partenza della stagione sciistica, le Stazioni di Carisolo e Madonna di Campiglio hanno registrato un numero significativo di interventi di soccorso: 60 e 253 rispettivamente. Questi crudi dati riflettono non solo l’impegno delle forze dell’ordine, ma anche la necessità di un maggiore rispetto delle norme di sicurezza da parte degli sciatori. Le operazioni di soccorso non sono solo un indicativo di situazioni di emergenza, ma anche un campanello d’allarme sulla consapevolezza e la preparazione degli utenti sulle oggettive difficoltà delle piste.
La crescente attenzione delle autorità e la severità delle multe potrebbero contribuire a una maggiore responsabilizzazione da parte degli sportivi, affinché ci si prenda cura non solo della propria sicurezza, ma anche di quella degli altri.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Armando Proietti