A Torre del Greco, un controllo di routine da parte dei Carabinieri della Sezione Radiomobile ha portato a un’importante operazione di polizia. Mentre pattugliavano via del Commercio, gli agenti hanno notato un’automobile che ha suscitato i loro sospetti. Il conducente, con evidente intento di evitare il controllo, ha iniziato a manovrare in maniera anomala tra il traffico. È così iniziata una serie di eventi che ha visto un arresto e la denuncia di tre persone per possesso di armi.
Un intervento tempestivo
Durante un’operazione di controllo standard, il personale dell’Arma ha osservato un veicolo, una Fiat Panda, condotto da un uomo di 44 anni originario di Napoli. Il suo comportamento evasivo non è passato inosservato agli occhi esperti dei Carabinieri, che hanno deciso di fermare il veicolo. A bordo, insieme all’uomo, viaggiavano sua moglie di 45 anni, già nota alle forze dell’ordine, e il loro figlio ventunenne, senza precedenti penali.
Durante l’identificazione, i militari hanno accertato che il conducente era stato in passato associato a un clan malavitoso di Napoli, il clan Ascione-Papale. Questo elemento ha spinto i Carabinieri a proseguire con controlli più approfonditi, per garantire la sicurezza pubblica.
La perquisizione e il ritrovamento
Sospettando che il comportamento adottato dal conducente potesse nascondere qualcosa di più pericoloso, gli agenti hanno deciso di perquisire sia il veicolo sia i suoi occupanti. La loro intuizione si è rivelata corretta quando, nell’azione di controllo, sono stati rinvenuti oggetti di misure illogiche per un normale viaggio in auto. Nella borsa della moglie è stato trovato un coltello a stiletto, uno strumento potenzialmente letale, mentre il figlio portava con sé un coltello a farfalla, noto per la sua maneggevolezza e per il suo utilizzo in contesti non propriamente innocui.
Non si è fermato qui il progresso della scoperta: all’interno dell’auto è stato rinvenuto anche un martello da carpentiere, un altro oggetto che potrebbe configurarsi come arma in determinate circostanze. Tali ritrovamenti hanno confermato i sospetti dei Carabinieri sul comportamento anomalo del conducente e della sua famiglia.
Denunce per porto illecito di armi
A seguito di queste scoperte, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di tutti gli oggetti rinvenuti. L’atto è stato necessario per impedire possibili situazioni di pericolo che avrebbero potuto scaturire dall’uso di quegli strumenti. Di fronte a evidenze così chiare, i tre occupanti del veicolo sono stati denunciati per porto illegale di armi e oggetti atti a offendere.
Questa operazione sottolinea l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico, specialmente in aree dove la criminalità organizzata ha storicamente avuto una presenza significativa. L’azione tempestiva dei Carabinieri ha, ancora una volta, dimostrato come un controllo di routine possa nascondere retroscena inquietanti e richiedere un intervento immediato e deciso.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina