Recentemente, a Loreto, una serie di controlli da parte della Polizia di Stato, in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e il personale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, ha messo in luce un’operazione irregolare che coinvolge una struttura alberghiera e un ristorante. Questo intervento si inserisce in un contesto più ampio di monitoraggio delle attività commerciali, reso ancora più stringente in vista del Giubileo del 2025. La scoperta ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla legalità delle pratiche del settore.
La scoperta della struttura abusiva
Quando gli agenti sono entrati nella struttura alberghiera di Loreto, hanno trovato diversi ospiti. Alcuni di questi erano in città per motivi legati al lavoro e, durante l’interrogatorio, uno di loro ha riferito di risiedere presso l’attività da oltre un anno. Questo ha suscitato immediatamente i sospetti degli inquirenti. La struttura era dotata di ristorante, capace di accogliere circa 70 clienti, e aveva anche una cucina industriale nelle vicinanze. Questi elementi hanno evidenziato una completa mancanza di autorizzazione per l’esercizio delle attività ricettive e ristorative.
Il gestore dimostratosi responsabile, una donna di origine lauretana di 61 anni, insieme al legale rappresentante della società, un ucraino di 45 anni, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per la violazione delle norme previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza . I controlli della Polizia si sono dimostrati fondamentali per rilevare questa attività clandestina, evidenziando l’importanza di vigilare su strutture che possono presentare rischi per la sicurezza e la salute pubblica.
Sanzioni elevate e misure correttive
Le sanzioni inflitte ai gestori dell’attività abusiva sono state particolarmente significative. Il cittadino ucraino, legale rappresentante della struttura, è stato punito con una multa di 5mila euro per aver gestito un ristorante senza la dovuta autorizzazione, una violazione della legge regionale n. 22 del 2021. A questo, si aggiunge un’ammenda variabile da 500 a 1.500 euro per l’attività alberghiera priva di licenza, secondo la legge regionale n. 9 del 2006.
In aggiunta, l’Azienda Sanitaria locale ha inflitto una multa di 2.500 euro per mancanza di autorizzazione sanitaria, un aspetto cruciale per garantire la salute dei clienti. L’Ispettorato del Lavoro ha ritenuto necessario sospendere l’attività per la mancanza del Documento di Valutazione dei Rischi , strumento obbligatorio per la sicurezza dei lavoratori.
Infine, il Comune di Loreto è stato incaricato di emettere un’ordinanza che ordina la cessazione immediata delle attività illecite, chiudendo così una struttura che operava al di fuori delle regole.
Contesto di rafforzamento dei controlli
L’operazione a Loreto rientra in una strategia di potenziamento dei controlli avviata dal Ministero dell’Interno volto a garantire la sicurezza in previsione del Giubileo del 2025. Il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha messo in atto un piano di verifiche sistematiche, che non si limita a controlli anti-terrorismo ma si estende anche al rispetto delle normative per le strutture ricettive.
Secondo l’art. 109 TULPS, i gestori di strutture alberghiere sono tenuti a registrare i dati degli ospiti e a trasmetterli alla Polizia entro 24 ore dal loro arrivo. La scoperta di questa struttura priva di licenze ha sollevato interrogativi sull’adeguatezza dei controlli esistenti e sulla necessità di potenziare ulteriormente le pratiche di monitoraggio. Ciò è fondamentale non solo per l’incolumità pubblica ma anche per garantire un settore turistico regolare e conforme alle normative in vigore.
Questa operazione rappresenta un monito a chi gestisce attività commerciali nel rispetto delle leggi, enfatizzando l’importanza di operare con trasparenza e in sicurezza per il bene di tutti.
Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina