Al porto di Ancona, durante un normale sbarco, le forze dell’ordine hanno scoperto un carico di prodotti contraffatti nascosto all’interno di un rimorchio dall’assetto insolito. L’operazione ha coinvolto più di quaranta agenti tra Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e altre forze, mobilitati per le attività di controllo in uno dei principali scali marittimi del centro Italia. Il fatto si inserisce nel quadro di un servizio denominato “alto impatto”, mirato a contrastare traffici illeciti e irregolarità legate al commercio internazionale.
La scoperta del rimorchio inclinato e la reazione delle forze dell’ordine
Nel porto di Ancona, un autoarticolato proveniente dall’estero ha attirato l’attenzione della task force per via del rimorchio appoggiato in modo anomalo, fortemente inclinato su un lato. La Polizia di Stato, coordinando un gruppo eterogeneo di reparti specializzati, ha deciso di approfondire il controllo. Oltre quaranta operatori hanno esaminato il mezzo, tra cui agenti della Polizia scientifica, ferroviaria, stradale, di frontiera, unitamente a personale dell’arma dei Carabinieri, Guardia di finanza, Capitaneria di porto e Dogane. Il team cinofili ha partecipato attivamente alle verifiche.
La posizione insolita del rimorchio è stata il primo segnale che ha sollevato sospetti. L’autista, un uomo di origine turca di circa cinquanta anni, non ha fornito spiegazioni credibili circa l’assetto storto del semirimorchio. Il rimorchio è stato aperto e ispezionato con cura. Ai lati si trovavano taniche di detersivo, accessorie al carico principale, mentre nel corridoio centrale sono stati nascosti diversi scatoloni contenenti prodotti contraffatti specificamente capi di abbigliamento con marchi di brand famosi contraffatti.
La merce contraffatta e le denunce a carico dell’autotrasportatore
I controlli hanno evidenziato che la merce occultata all’interno del rimorchio rappresentava un tentativo di introdurre nel mercato prodotti falsificati, in violazione della legge sul diritto di proprietà intellettuale e sul commercio di beni con segni falsi. Gli articoli sequestrati erano capi d’abbigliamento con loghi riprodotti illegalmente, destinati probabilmente alla vendita in nero o con modalità non autorizzate. L’autista è stato denunciato con l’accusa di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Sul piano amministrativo, l’uomo dovrà rispondere anche della mancata e irregolare sistemazione del carico sul veicolo, una violazione delle norme sulla sicurezza stradale e sul trasporto merci. Alla merce contraffatta si è aggiunta la confisca del semirimorchio utilizzato come contenitore, misura adottata per impedire ulteriori traffici tramite lo stesso mezzo.
L’operazione “alto impatto” e i controlli su imbarcazioni e persone al porto di ancona
L’operazione svolta nella giornata a Ancona ha avuto un carattere ampio e impegnativo. Il servizio di controllo, denominato “alto impatto”, ha previsto il monitoraggio di più fronti, non solo dei mezzi pesanti in arrivo, ma anche delle imbarcazioni turistiche provenienti dall’estero. Durante le fasi del servizio sono state fermate e controllate quattro imbarcazioni da diporto.
Identificazioni e verifiche durante il servizio
Nel complesso sono state identificate oltre 250 persone presenti nel porto, delle quali circa sessanta avevano precedenti di vario genere. Le attività si sono concentrate anche sull’identificazione dei veicoli parcheggiati o in transito all’interno dell’area portuale, con più di cento veicoli sottoposti a verifica per documenti e irregolarità. Il coordinamento tra le diverse forze di polizia ha permesso di coprire diverse esigenze di sicurezza e controllo, senza interrompere la normale attività dello scalo.
Operazioni di questo tipo contribuiscono a contrastare fenomeni illegali legati ai traffici internazionali, anche in un punto nevralgico come il porto di Ancona, che rappresenta un crocevia importante per le merci provenienti dall’est e dal sud Europa. La collaborazione tra le diverse agenzie dimostra la strategia di controllo su più livelli, che mira a intercettare carichi sospetti e persone con precedenti, assicurando la sicurezza e la legalità negli scambi commerciali.