Controversia sugli affitti del Pat: scoperta la verità sui canoni e gli inquilini noti in Lombardia

Controversia sugli affitti del Pat: scoperta la verità sui canoni e gli inquilini noti in Lombardia

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Controversia sugli affitti del Pat: scoperta la verità sui canoni e gli inquilini noti in Lombardia - Gaeta.it

Un’ondata di polemiche travolge il Pat e i suoi inquilini dopo la recente audizione del commissario Francesco Paolo Tronca, in Regione. Al centro del dibattito, le cifre scandalose degli affitti delle case del Trivulzio, che secondo Tronca sono “la metà, un terzo, un quarto, un quinto e perfino un decimo di quello che dovrebbero essere“. Gli inquilini, tuttavia, si difendono, spiegando che i contratti d’affitto comportano ingenti lavori di ristrutturazione a carico di chi vive negli appartamenti dati in locazione.

La precarietà finanziaria del Pat e i provvedimenti di Tronca

Le difficoltà gestionali del Pat

Il Pat, acronimo di Proprietà dell’Assistenza Territoriale, si trova in una situazione economica critica. Con costi di gestione elevati legati alle attività socio-sanitarie – incluso il servizio per anziani e riabilitazione – e ricavi inadeguati da un ampio patrimonio immobiliare, l’ente sta vivendo un periodo di forte difficoltà. Soprattutto, il portafoglio immobiliare conta 1.248 alloggi, di cui molti situati a Milano e nella provincia, ma la scarsità di introiti riduce le possibilità di intervento.

In particolare, nel mese di agosto del 2023, il ruolo di commissario è stato affidato a Tronca, ex prefetto con il compito di rilanciare l’ente. Un piano di risanamento è stato presentato, includendo tra le strategie la valorizzazione e la ristrutturazione dei vari appartamenti, che saranno raccolti in un fondo in collaborazione con Invimit. Questo strumento, interamente partecipato dallo Stato, dovrebbe apportare la liquidità necessaria per coprire i debiti attualmente ammontanti a 26 milioni di euro, cercando di riequilibrare la situazione.

Le promesse di protezione per gli inquilini vulnerabili

Durante la presentazione al Pirellone, Tronca ha rassicurato sul fatto che il 15% degli inquilini che si trovano in difficoltà economiche sarà tutelato. Tuttavia, ha messo in luce alcune anomalie nel sistema attuale. In particolare, ha citato canoni particolarmente ridotti per immobili di pregio, suscitando un’interrogazione pubblica e richiedendo un’analisi più approfondita delle varie situazioni.

I volti noti tra gli inquilini: Marotta e Corrao

I canoni d’affitto di Beppe Marotta

Tra i nomi noti coinvolti in questa controversia vi è Beppe Marotta, attuale presidente dell’Inter. Si stima che il suo affitto per un bilocale in piazza del Carmine sia di circa 20 mila euro all’anno, ovvero circa 1.600 euro al mese. Tuttavia, Marotta precisa che a questo importo si aggiungono ulteriori spese ordinarie e straordinarie, sommandosi a circa 4.500 euro annui, oltre a spese di manutenzione nel corso degli anni che possono raggiungere cifre considerevoli. Anche gli altri inquilini del palazzo evidenziano problemi di gestione delle aree comuni, lamentando frequenti malfunzionamenti dell’ascensore.

La situazione di Vito Corrao e il suo appartamento

In via Petrarca, un altro inquilino di spicco è una parente di Vito Corrao, ex direttore sanitario del Trivulzio. Il contratto di affitto per un’unità di 240 metri quadri risulta essere di 5.100 euro all’anno. Tuttavia, la condizione dell’immobile al momento della sottoscrizione non era adatta all’abitazione, come attestato da una relazione dell’Agenzia del territorio, che parlava di “manutenzione scadente“. Come previsto, l’inquilino ha speso circa 255 mila euro in lavori di riqualificazione per rendere l’alloggio abitabile, affrontando una complessa negoziazione per il rinnovo del contratto, alla quale ha rifiutato l’aumento di 50 mila euro annui richiesto dal Pat.

Affitti sotto mercato e le nuove sfide

I costi per i partiti e le richieste di rialzo

L’attenzione si sposta anche sulla sede di Fratelli d’Italia in corso Buenos Aires, che paga 2.200 euro al mese per uno spazio di 60 metri quadri, acquisito tramite un regolare bando nel 2018. Tuttavia, affermano dal partito che sono attualmente alla ricerca di un immobile più grande, collaborando con agenzie per trovare opzioni nel mercato libero.

Le spinte all’aumento dei canoni e le conseguenze sugli inquilini

Comitati di inquilini e lavoratori del Pat segnalano una crescente pressione per rialzare gli affitti. In alcuni casi, i locatari, tra cui i dipendenti stessi dell’ente, si trovano di fronte proposte di incremento che superano il 40%, ritenute insostenibili. Tronca ha promesso di rinviare l’esecuzione di sfratti e di rivedere la gestione degli affitti in vista di una maggiore equità, mentre il patrimonio immobiliare rimane segnato da un alto numero di unità vuote, circa 341, che rappresentano circa il 30% del totale. Questa condizione evidenzia problematiche strutturali che necessitano di soluzioni efficaci e tempestive.

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