Convegno a Jesi: il Wwf e il Comune rispondono ai timori sul lupo vagabondo

Convegno a Jesi: il Wwf e il Comune rispondono ai timori sul lupo vagabondo

Il 23 gennaio a Jesi, un convegno del Wwf e del Comune affronterà le preoccupazioni dei cittadini riguardo agli avvistamenti di lupi, evidenziando la necessità di una corretta gestione ambientale.
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Convegno a Jesi: il Wwf e il Comune rispondono ai timori sul lupo vagabondo - Gaeta.it

Il prossimo 23 gennaio, alle ore 18, presso il Palazzo dei Convegni di Jesi, si svolgerà un convegno organizzato dal Wwf e dal Comune per affrontare le preoccupazioni dei cittadini riguardo alla presenza del lupo nel territorio. L’incontro arriva in seguito a diversi avvistamenti di un lupo vagabondo nella zona dei giardini pubblici, area del palasport e via Coppi-XX Luglio, compresa l’area ex Smia. L’episodio più recente si è verificato domenica scorsa quando l’animale selvatico è stato avvistato nel Parco Mattei, dove è stato anche ripreso prima di allontanarsi rapidamente.

La popolazione di lupi in Italia e il contesto attuale

Secondo le ultime stime del Wwf, la popolazione di lupi in Italia nel 2021 si attesta attorno ai 3.300 esemplari. Questo aumento demografico, insieme all’espansione del loro habitat, ha portato a un incremento degli avvistamenti e, di conseguenza, a un diffuso allarmismo nella popolazione. L’associazione ambientalista sottolinea che, nonostante il timore popolare, l’ultima aggressione letale da parte di un lupo nei confronti di un essere umano risale addirittura al 1825. All’epoca, il contesto ambientale e sociale era radicalmente diverso rispetto a quello attuale. È quindi necessario contestualizzare la presenza di questo predatore, che pur non rappresentando una minaccia diretta per l’uomo, ha suscitato ansie legate a eventuali attacchi al bestiamme domestico.

Il Wwf è chiaro riguardo alle conseguenze di tale paura: ogni anno, tra i 200 e i 500 lupi perdono la vita a causa di fucilate, veleno, trappole o incidenti stradali. Questi dati evidenziano il conflitto tra la conservazione di una specie protetta e le necessità delle comunità locali. L’educazione e la sensibilizzazione sui comportamenti da adottare sono considerati fondamentali per ridurre l’impatto delle interazioni tra l’uomo e il lupo.

Comportamento del lupo e avvistamenti a Jesi

La presenza di lupi in aree urbane e limitrofe, come avvenuto a Jesi, rientra in un comportamento naturale della specie. Durante l’inverno, infatti, i lupi si spostano per cercare nuove fonti di cibo, perché i cuccioli attualmente cresciuti li portano a lasciare i loro territori originari. Negli ultimi giorni, i vari avvistamenti avvenuti nella città marchigiana non rappresentano anomalie, bensì sono il risultato di una naturale ricerca di cibo, attirato anche da rifiuti e cibo lasciato incustodito dall’uomo.

Il Wwf segnala che i lupi sono animali opportunisti e la loro dieta comprende anche spazzatura o avanzi di cibo. Sacchi d’immondizia mal riposti o cibo per animali domestici lasciato in spazi pubblici possono attirare l’interesse del lupo, spingendolo a scoprire nuove aree alla ricerca di fonti alimentari. La corretta gestione dei rifiuti, quindi, gioca un ruolo cruciale nella riduzione di tali incontri.

Lupi e animali domestici: cosa sapere

Uno degli aspetti più preoccupanti deriva dalla possibilità che i lupi possano attaccare cani e gatti. L’animale selvatico tende a non avvicinarsi a quelli tenuti in compagnia degli esseri umani, poiché li considera una minaccia. Gli attacchi a cani di piccola e media taglia avvengono solitamente solo quando questi si trovano da soli, sia liberi che legati in aree non protette. È fondamentale, quindi, che i proprietari di cani e gatti siano consapevoli di queste dinamiche e adottino misure di sicurezza, come non lasciare gli animali all’esterno durante le ore notturne.

Il Wwf conclude sostenendo che adottare un comportamento responsabile può ridurre notevolmente i rischi. Forti della consapevolezza che la presenza del lupo è parte di un ecosistema equilibrato, è cruciale collaborare per garantire una conviviale coesistenza tra specie selvatiche e popolazioni locali, promuovendo al contempo la tutela di questo predatore di valore ecologico.

Ultimo aggiornamento il 21 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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