La fiera dell’agricoltura nel parco fluviale Davide De Carolis di Teramo ospita un evento dedicato alla denominazione di origine protetta per l’arrosticino abruzzese. Il convegno, organizzato da Coldiretti Teramo, riunisce esperti, imprenditori agricoli e rappresentanti delle istituzioni locali per discutere il valore della Dop nel sostenere un prodotto simbolo della zootecnica della regione. Tra i relatori figurano anche l’istituto zooprofilattico sperimentale, l’università di Teramo e l’Associazione regionale allevatori.
i contributi dei relatori e la risposta delle istituzioni regionali
I relatori del convegno portano contributi specifici per approfondire vari aspetti della Dop sull’arrosticino. Nicola D’Alterio apre con dati sulla sicurezza alimentare e l’importanza di un controllo zooprofilattico accurato. Ugo Ciavattella applica la sua esperienza di veterinario al tema della salute degli animali coinvolti, mentre Nicola Spadano espone le radici antropologiche del consumo di questa specialità.
La docente dell’università Isa Fusaro si concentra sul valore culturale e sulle modalità di valorizzazione del prodotto nel contesto regionale. Maria Luisa Danzetta, dall’istituto zooprofilattico, evidenzia protocolli per la certificazione e la qualità controllata. Carmine Rossi, come presidente del comitato promotore, illustra il percorso seguito per presentare la domanda di riconoscimento della Dop e i passaggi amministrativi previsti.
L’assessore regionale Emanuele Imprudente ribadisce l’impegno della Regione Abruzzo nel sostenere iniziative volte a rilanciare la zootecnia locale. Interviene pure Pietropaolo Martinelli, che sottolinea la necessità di mantenere alta l’attenzione sulle difficoltà del settore, promuovendo sinergie fra istituzioni e operatori privati. Le autorità regionali confermano di voler accompagnare il progetto della Dop fino al suo completamento, puntando a un aumento di valore per l’intera filiera.
La giornata dedicata all’arrosticino Dop a Teramo rappresenta quindi un momento cruciale per dare sostanza alle richieste degli allevatori e per coinvolgere la comunità locale nella salvaguardia di un prodotto entrato da tempo nel patrimonio gastronomico italiano.
la situazione della zootecnica ovina in provincia di teramo e il ruolo della dop
La zootecnica ovina in Abruzzo, specie a Teramo, affronta oggi difficoltà palpabili. Il settore rischia di perdere molte stalle in seguito ai costi di gestione cresciuti senza controllo. Lo ha ribadito Emanuela Ripani di Coldiretti Teramo che ha sottolineato l’incidenza della crisi sulle aziende locali. La chiusura degli allevamenti non solo danneggia l’economia rurale ma mette in pericolo anche l’identità legata alla tradizione dell’arrosticino.
Il riconoscimento della Dop rappresenta dunque una leva per ridurre la pressione su allevatori e produttori. L’arrosticino abruzzese è un prodotto ormai conosciuto a livello mondiale, spesso imitato ma poco tutelato. Ottenere una denominazione di origine ufficiale può garantire maggiori garanzie di qualità e sostenere la filiera ovina. Gli esperti coinvolti nel convegno puntano a evidenziare come la Dop non sia solo una certificazione, ma uno strumento concreto per rilanciare un comparto fondamentale per il territorio.
Nel corso dell’incontro si affrontano temi precisi come le caratteristiche sanitarie, la tracciabilità, gli aspetti culturali del prodotto e le possibili strategie per diffonderne la conoscenza. Il modello che si vuole proporre cerca di ridare forza alle aziende agricole, salvaguardando le tradizioni e garantendo trasparenza ai consumatori. Un comparto che fatica oggi a rimanere competitivo, potrà così trovare nuove prospettive, anche davanti alle crescenti esigenze del mercato.
l’evento e i protagonisti del convegno sull’arrosticino dop a teramo
Il 24 aprile alle 10.30 si tiene il convegno “L’arrosticino Dop d’Abruzzo” nel palatenda allestito dal Comune durante la fiera dell’agricoltura di Teramo. L’iniziativa nasce nell’ambito della manifestazione che ha aperto i battenti proprio in questi giorni nel parco fluviale Davide De Carolis. Coldiretti Teramo ha promosso l’incontro con il sostegno di enti esperti come l’istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise, l’Università degli studi di Teramo e l’Associazione regionale allevatori .
I partecipanti al convegno provengono da varie realtà agricole e sociali della zona. Si nota la presenza di imprenditori, allevatori, ma pure cittadini interessati a conoscere le potenzialità legate al riconoscimento Dop. Così, tra le bandiere gialle di Coldiretti, si presentano relatori di prestigio. Dopo l’apertura affidata a Emanuela Ripani, presidente di Coldiretti Teramo, intervengono Nicola D’Alterio, presidente dello stesso istituto zooprofilattico, il veterinario Ugo Ciavattella e l’antropologo Nicola Spadano. Inoltre, nella rosa dei relatori, spiccano la docente universitaria Isa Fusaro, Maria Luisa Danzetta dell’Izs e Carmine Rossi, presidente del comitato promotore per l’arrosticino Dop.
La chiusura del convegno vede un confronto moderato da Marino Pilati, direttore di Coldiretti Abruzzo. A intervenire ancora sono l’assessore regionale alle politiche agricole, Emanuele Imprudente, e Pietropaolo Martinelli, presidente di Coldiretti Abruzzo. La scelta dei protagonisti dimostra l’importanza assegnata a questo appuntamento, visto come una tappa chiave per mettere a sistema quanto fatto negli anni sulla tutela di un prodotto abruzzese noto nel mondo.