Il Convegno internazionale “Linee d’ombra: realtà e rappresentazioni dei dopoguerra nelle trasformazioni dell’età contemporanea” rappresenta un’importante occasione di dialogo accademico tra studiosi provenienti da diverse realtà universitarie italiane ed europee. Organizzato dall’Università degli “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara e dalla Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea , l’evento si preannuncia come un punto di riferimento per il dibattito sulla memoria storica e l’interpretazione dei periodi postbellici.
Un avvio ricco di contenuti e di prestigio accademico
I lavori del convegno prenderanno avvio giovedì 12 settembre, alle ore 14:30, presso l’Aula 31 del Polo di Pescara. Il Rettore, Liborio Stuppia, e il professor Stefano Trinchese, attuale Decano di Storia contemporanea dell’Ateneo, daranno il benvenuto ai partecipanti con i loro saluti istituzionali. La sessione si aprirà con un’introduzione del professor Enzo Fimiani, che offrirà ai presenti un’anteprima delle tematiche e degli obiettivi dell’evento.
Il momento clou della giornata sarà la Lectio Magistralis tenuta dal professor Federico Romero, dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze, che affronterà la questione cruciale della definizione di una categoria storiografica di “dopoguerra” nell’ambito dell’età contemporanea. Questo intervento si propone di stimolare una riflessione profonda sulle somiglianze e le differenze tra i vari periodi postbellici, ponendo interrogativi chiave sul modo in cui la storia si ripete e su come i conflitti influenzino profondamente le società in cui si verificano.
L’importanza di un confronto interdisciplinare
Il secondo giorno del convegno, il 13 settembre, si svolgerà nell’Auditorium del Rettorato a Chieti. Questo spostamento ha lo scopo di incentivare la partecipazione e favorire il coinvolgimento di una comunità accademica più ampia. Sarà un’opportunità per i partecipanti di ascoltare relazioni, dibattiti e approfondimenti su una vasta gamma di argomenti legati al tema del dopoguerra. Gli storici, provenienti da diverse università, presenteranno i loro studi e ricerche, cercando di esplorare gli impatti storici e culturali dei conflitti e delle loro conseguenze.
Il Convegno non si limiterà a fornire narrazioni di eventi storici, ma si concentrerà anche sulla comprensione delle dinamiche sociali e politiche che plasmano le epoche postbelliche. Attraverso un approccio multidisciplinare, i relatori cercheranno di fornire una visione più integrata e coerente delle questioni storiografiche connesse ai periodi di transizione e ricostruzione.
L’eredità dei conflitti: oltre il passato
La sessione di chiusura del convegno si svolgerà sabato 14 settembre, nuovamente presso l’Aula 31 del Campus di Pescara. Qui i partecipanti avranno la chance di riflettere sulle argomentazioni sviluppate durante l’evento, contribuendo a un dibattito collettivo che potrebbe dare vita a nuove linee di ricerca e analisi storiografica.
Come sottolineato dal professor Stefano Trinchese, questo convegno rappresenta un momento unico per l’Abruzzo e per il panorama accademico italiano, poiché riunisce i più importanti storici e storiche del settore. L’argomento centrale, le caratteristiche comuni dei contesti postbellici, sarà affrontato con una consapevolezza dell’importanza dei conflitti globali, dalle guerre del XIX secolo fino agli eventi recenti del XXI secolo. La discussione si concentrerà sull’impatto duraturo delle guerre e sugli insegnamenti che ne derivano per interpretare il presente e il futuro della società.
L’esplorazione di categorie storiche di “dopoguerra”
In un’epoca in cui il ricordo dei conflitti è spesso sfocato, la necessità di definire e comprendere le categorie storiche di “dopoguerra” si fa sempre più urgente. Studiando i periodi post-napoleonici, le due guerre mondiali e le conseguenze della guerra fredda, i relatori mirano a tracciare un percorso che unisca esperienze individuali e collettive dei vari contesti storici. Riconoscere le linee d’ombra tra diverse epoche consente al pubblico di comprendere meglio non solo il passato, ma anche le sfide contemporanee legate alla memoria storica e identitaria.
Con tali premesse, il convegno si annuncia come una fucina di idee capaci di arricchire il dibattito storiografico in corso e di promuovere una maggiore consapevolezza dell’eredità storica che segna il nostro presente.
Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sofia Greco