Il 29 novembre, il Campus Universitario di Chieti Scalo ospiterà un convegno interregionale intitolato “Modifiche della parte seconda della Costituzione concernenti l’elezione diretta del Premier”. L’evento, organizzato dal Centro Italiano Femminile, coinvolge esperti di diritto e società, trattando la proposta di riforma già approvata al Senato. Questo incontro si propone di analizzare l’importanza della partecipazione femminile nelle questioni democratiche, richiamando l’eredità storica delle Madri Costituenti.
Il convegno: programma e obiettivi
Il convegno avrà inizio alle 9:30 nell’Aula Magna delle Scienze Sociali. La giornata sarà inaugurata da Mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, che offrirà un saluto iniziale, seguito dai saluti istituzionali delle autorità locali. Le vicepresidenti nazionali del Centro Italiano Femminile, Anna Arnone e Maria Chiara Annunziata, presenteranno una serie di slide informative che esamineranno le modifiche proposte a specifici articoli della Costituzione.
Il tema centrale del convegno è la proposta di modifica che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Gli interventi successivi offriranno approfondimenti critici e sono previsti studi di figura di esperti, come Marta Ferrara dell’Università di Teramo, che analizzerà le “Luci e ombre della riforma” e Michele Cascavilla, che discuterà degli “Aspetti di crisi della democrazia”. Antonello Canzano, esperto di sociologia politica, si concentrerà sul ruolo del premierato in ambito scientifico e politico.
La presidente nazionale del CIF, Renata Natili Micheli, fornirà le conclusioni della giornata, mentre la giornalista Sipontina Beverelli guiderà i lavori, assicurando una conduzione fluida e coinvolgente per i partecipanti.
L’importanza del Centro Italiano Femminile
Il Centro Italiano Femminile, fondato da Maria Federici, svolge un ruolo cruciale nel promuovere la consapevolezza dei diritti delle donne in Italia. Nata nel contesto della resistenza e della costruzione della democrazia, l’associazione mira a sensibilizzare la popolazione riguardo all’importanza della partecipazione femminile nella vita pubblica e politica del Paese.
Il convegno di Chieti rappresenta una continuazione di questo impegno. Migliaia di donne si sono unite per sostenere l’affermazione dei valori democratici, e la questione della riforma costituzionale è fondamentale nel dibattito attuale. La figura di Maria Federici, partigiana e Madre costituente, diventa simbolo di una lotta per i diritti, mentre il convegno si propone di riflettere su come la democrazia possa essere sempre più inclusiva.
Il ruolo delle donne nella storia costituzionale
Concetta Di Virgilio, presidente del CIF Abruzzo, ha sottolineato l’importanza del contributo delle donne nell’Assemblea Costituente. Due delle ventuno Madri Costituenti erano abruzzesi: Filomena Delli Castelli e Maria Federici. Questo dato storico evidenzia il ruolo fondamentale delle donne nella creazione della Costituzione, soprattutto in un contesto sociale che, nella propria epoca, soffriva di gravi arretratezze socioculturali.
Di Virgilio ricorda come queste figure storiche abbiano affrontato sfide immense, segnando un passo importante per il riconoscimento dei diritti delle donne. La loro eredità si riflette oggi nei dibattiti contemporanei sull’importanza della partecipazione e dell’inclusione nel processo democratico.
Riflessione sulle sfide della democrazia moderna
Il passaggio al nuovo millennio ha portato con sé sfide significative per la democrazia. Oggi, l’invito di figure storiche come Tina Anselmi, prima donna Ministro in Italia, risuona forte: “Se vuoi cambiare il mondo devi esserci”. Questo richiamo invita le donne a non restare passive, ma a partecipare attivamente alla vita sociopolitica.
Il convegno si configura non solo come analisi di riforme legislative, ma anche come piattaforma per discutere l’importanza della presenza femminile nelle decisioni che influenzano la società e le generazioni future. La consapevolezza e l’impegno collettivo, quindi, non sono solo raccomandati, ma essenziali per il progresso democratico.
Chieti, attraverso questo evento, si conferma come un punto di riferimento nella lotta per l’uguaglianza di genere e per la difesa dei valori democratici, continuando a scrivere una pagina significativa nella storia sociale e politica italiana.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Laura Rossi