Si è concluso con un grande afflusso di partecipanti il convegno intitolato “Vinifera Vinum Villamagna, valorizzazione della vitivinicoltura della D.O.C. Villamagna”. Questo evento, che si è tenuto il 12 marzo nell’Auditorium comunale dell’ex Chiesa di San Francesco a Villamagna, ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle prospettive future del territorio, noto per la sua vocazione vitivinicola.
Il ruolo dell’evento e la partecipazione attiva
La riuscita dell’incontro, che ha visto la numerosa partecipazione di professionisti e appassionati del settore, dimostra un rinnovato interesse verso le potenzialità vitivinicole del territorio. A moderare i lavori sono stati il presidente della Cantina Villamagna, Franco Ferrara, e il sindaco di Villamagna, Amerigo Orlando. L’atmosfera di forte coinvolgimento ha preso vita grazie alla varietà di spunti proposti, rendendo l’evento un momento centrale di discussione.
Presentazione dello studio di zonazione
Al centro dell’attenzione vi è stata la presentazione dei risultati di uno studio di zonazione, frutto della collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. Sotto la direzione del professor Lucio Brancadoro e con il supporto dei ricercatori Gabriele Cola e Davide Bianchi, il progetto ha mappato le caratteristiche pedoclimatiche e agronomiche della D.O.C. Villamagna. Questi dati offrono una base scientifica per migliorare la qualità del vino prodotto e ottimizzare la gestione delle vigne, fattori cruciali per il futuro della denominazione.
Obiettivi e significato del progetto “Vinifera Vinum Villamagna”
Il progetto “Vinifera Vinum Villamagna” è parte integrante della Misura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale Abruzzo, volto a studiare le interazioni tra il vitigno Montepulciano e le diverse aree presenti nella DOC Villamagna. Tra gli argomenti salienti emersi, è stata trattata la mappatura viticola per identificare le zone di maggiore vocazione e l’adozione delle pratiche agronomiche più efficaci per garantire uve di alta qualità. Un altro elemento discusso è stato il “Manuale d’Uso del Territorio”, una risorsa operativa destinata ai viticoltori locali.
Contributi da esperti del settore
Durante il convegno, Franco Ferrara ha ribadito il significato “cruciale” della zonazione per la comunità locale, sottolineando come il miglioramento della qualità vinicola possa apportare vantaggi significativi a produttori e operatori economici del territorio. Anche l’enologo della Cantina Villamagna, Riccardo Brighigna, ha evidenziato come gli strumenti forniti dallo studio possano stimolare una più forte identità locale. Emanuele Imprudente, Assessore regionale all’Agricoltura, ha confermato il sostegno della Regione Abruzzo ad iniziative come questa, sottolineando l’allineamento con i progetti europei d’innovazione.
Opportunità e sfide per Villamagna DOC
Al di là delle dichiarazioni di interesse, il dibattito ha incluso anche voci come quella di Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio Vini Abruzzo, e di Federico De Cerchio dell’associazione dei Produttori del Villamagna DOC, entrambe colonne del settore vitivinicolo della regione. La necessità di investimenti in innovazione e ricerca per migliorare la reputazione del Villamagna DOC è stata un punto centrale del confronto, con l’intento di posizionare la denominazione tra le eccellenze italiane.
Verso un futuro sostenibile e riconosciuto
Questa presentazione dello studio di zonazione rappresenta quindi un’occasione da non perdere per il Villamagna DOC. Il “Manuale d’Uso del Territorio” fornirà ai viticoltori indicazioni su come implementare pratiche più sostenibili e produttive. Considerata una delle più piccole DOC d’Italia, Villamagna DOC sta emergendo con dinamismo sia sui mercati nazionali sia su quelli internazionali. La spinta del gruppo di giovani produttori, uniti nell’Associazione Generazioni del Villamagna DOC, promette di portare nuova vitalità al settore.
Infine, la partecipazione e l’interesse mostrati durante il convegno evidenziano un cammino verso una valorizzazione che potrebbe rendere Villamagna DOC un simbolo significativo della viticoltura abruzzese, grazie a una continua interazione tra ricerca, istituzioni e produttori locali.