Il recente convegno “Turismo Sostenibile e Sviluppo Territoriale” ha attirato un’ampia partecipazione, diventando un punto di riferimento per la discussione sulla crescita e la sostenibilità nel settore turistico. Organizzato dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio insieme al dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, l’evento ha avuto luogo nell’elegante Palazzo Mediceo di Ottaviano, segnando il ritorno del forum della Carta Europea del Turismo Sostenibile . Questo incontro ha offerto un’importante opportunità per esplorare come lo sviluppo turistico possa essere armonizzato con la conservazione dell’ambiente e il benessere delle comunità locali.
Apertura e interventi significativi
La giornata è iniziata con i saluti istituzionali del presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, e del coordinatore dell’Osservatorio Universitario sul Turismo , Fabio Corbisiero. Questi due rappresentanti hanno ribadito l’importanza del convegno nel contesto della discussione più ampia sulla sostenibilità . La mattinata ha visto una serie di interventi da parte di esperti del settore e attori locali, affrontando temi cruciali che riguardano la preservazione dell’ambiente e la valorizzazione delle risorse locali.
Tra i relatori, spiccano Rossella Barile, direttore dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, e Giovanni Romano, responsabile Ufficio Comunicazione dell’ente parco, che hanno presentato un dettagliato resoconto del “II Percorso CETS al Parco Nazionale del Vesuvio”. Successivamente, Guido Guarino, consulente CETS presso l’Università Federico II, ha introdotto il concetto di “Aree Protette CETS”, evidenziando il ruolo fondamentale delle aree protette nella strategia di sostenibilità .
Interventi degli attori locali
La moderazione dell’evento è stata affidata a Giovanni Romano, che ha saputo guidare la discussione durante la sessione dedicata agli interventi degli attori locali. Diverse personalità hanno portato le loro esperienze e i propri insight, tra cui Pierfrancesco Ammendola, rappresentante dell’Azienda Agricola Le Prelibatezze di Nonno Luigi, e Raffaele Annunziata del Seed Media Agency. Anche il settore del vino ha avuto voce, grazie a Clementina Iervolino della Strada del Vino del Vesuvio.
Altri interventi hanno visto la partecipazione di figure note come Maria Teresa Imparato per Legambiente Campania, Raffaele Lauria per il WWF Campania e Michele Miranda per VUM – Vesuvio Ultra Marathon. Questi attori hanno condiviso proposte concrete e idee innovative per promuovere un modello di turismo che rispetti l’ambiente e integri le comunità locali.
Laboratorio del gusto e riflessioni finali
La giornata è culminata con un “Laboratorio del Gusto”, curato dall’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Luigi de’ Medici” di Ottaviano. Questo evento ha offerto ai partecipanti un’esperienza enogastronomica, mettendo in risalto le eccellenze del territorio e permettendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione delle tradizioni culinarie locali.
Fabio Corbisiero ha rimarcato l’importanza della collaborazione tra università e istituzioni nel dare vita a un modello di sviluppo turistico che consideri sia le esigenze ecologiche sia quelle economiche. La visione delineata dagli esperti suggerisce che la CETS non è solo un evidente impegno verso la sostenibilità , ma rappresenta anche una strategia di lavoro collettivo tra enti pubblici, comunità locali e accademici.
Raffaele De Luca, presidente dell’Ente Parco, ha concluso con un invito all’azione, sottolineando l’importanza delle buone pratiche e della consapevolezza per il futuro del Vesuvio. Ha espresso gratitudine verso il dipartimento di Scienze Sociali per la collaborazione e ha evidenziato che il Parco Nazionale del Vesuvio deve essere visto come un laboratorio di innovazione, dove tradizione e modernità possano coesistere in modo proficuo per un turismo sostenibile.
L’evento, che ha visto la presenza di numerosi attori importanti, ha ribadito l’importanza di creare reti tra istituzioni, università e operatori locali, per promuovere un turismo che rispetti e valorizzi l’ambiente e la cultura.