CoopCulture e i Tour Operator sanzionati per 20 milioni di euro nella vendita dei biglietti del Colosseo

CoopCulture e i Tour Operator sanzionati per 20 milioni di euro nella vendita dei biglietti del Colosseo

L’Antitrust multa CoopCulture e operatori turistici per 20 milioni di euro per pratiche scorrette nella vendita dei biglietti del Colosseo, danneggiando i consumatori e limitando l’accesso al sito.

Una recente decisione dell’Antitrust ha portato a una multa complessiva di 20 milioni di euro all’indirizzo della Cooperativa Culture e di diversi operatori turistici per violazione delle norme di concorrenza. Questo provvedimento riguarda in particolare la vendita di biglietti per l’ingresso al Parco archeologico del Colosseo, un’attrazione di straordinaria rilevanza per il turismo italiano e internazionale.

L’indagine e i motivi della sanzione

Il 2023 è stato un anno decisivo per l’Antitrust, che ha avviato un’istruttoria già a luglio. Questa azione è scaturita dalla raccolta di informazioni che mostravano l’impossibilità per i visitatori di acquistare biglietti online per il Colosseo. L’Autorità ha constatato che ciò era dovuto a pratiche scorrette da parte di alcuni operatori, che avevano limitato l’accesso al servizio di vendita dei biglietti, creando un problema evidente per i turisti.

Nello specifico, CoopCulture, che ha gestito la vendita dei biglietti fino al 2024, ha ricevuto una sanzione amministrativa di 7 milioni di euro. L’Antitrust ha evidenziato come la cooperativa avesse contribuito, consapevolmente, all’indisponibilità prolungata di biglietti a prezzo base, un fattore che ha danneggiato i consumatori e il mercato in generale.

Pratiche scorrette nella vendita dei biglietti

L’analisi condotta dall’Autorità ha rivelato anche altre criticità. CoopCulture, oltre a non aver messo in atto opportune misure per contrastare l’accaparramento dei biglietti tramite tecniche automatizzate, ha anche riservato una parte significativa dei biglietti alla vendita abbinata a proprie visite guidate. Questo approccio ha generato profitti considerevoli per la cooperativa, costringendo i visitatori a rivolgersi a tour operator e piattaforme di rivendita, le quali venivano costrette a praticare prezzi molto più elevati, includendo servizi aggiuntivi come guide turistiche e salta fila.

L’Antitrust ha sottolineato che queste pratiche hanno creato un contesto di svantaggio per il consumatore finale, il quale si trovava costretto a pagare un sovrapprezzo per accedere a un’attrazione tanto ricercata. Le misure per contrastare il fenomeno dell’accaparramento non hanno soddisfatto le aspettative, rivelando un’assenza di regolamentazione adeguata da parte di CoopCulture.

Reazioni e impatti sul mercato

La decisione dell’Antitrust ha suscitato diverse reazioni nel settore turistico. Da una parte, vi è chi accoglie favorevolmente la sanzione, ritenendola un passo necessario per ristabilire condizioni eque di concorrenza nel mercato dei biglietti. Dall’altra, ci sono timori riguardo all’attrattiva turistica del Colosseo e della gestione futura della vendita dei biglietti, considerata la provenienza dei fondi attualmente destinati alla valorizzazione dei beni culturali.

Gli operatori coinvolti, Tiqets international, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders e Musement, insieme a CoopCulture, dovranno rivedere le proprie strategie di vendita per evitare ulteriori sanzioni e per garantire ai visitatori un’accessibilità più equa e semplice al sito archeologico. I cambiamenti, dunque, non riguarderanno solo l’aspetto economico, ma coinvolgeranno anche la tutela del patrimonio culturale, fondamentale per la storia e l’identità italiana.

Questo scenario continuerà a evolversi, mentre l’Antitrust monitorerà il mercato e le pratiche di vendita dei biglietti al fine di assicurare una concorrenza leale e accessibile a tutti, sostenendo, quindi, l’industria turistica nel suo sviluppo.

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