La cerimonia del 14 settembre 2024 a Cori segnerà l’80° anniversario della liberazione d’Italia, rendendo omaggio al sacrificio di un giovane poliziotto. Amerigo Sterpetti, primo caduto della Polizia di Stato nella lotta di liberazione durante l’occupazione nazifascista, verrà ricordato attraverso una commemorazione che coinvolgerà le istituzioni locali e provinciali. Questo evento rappresenta non solo un riconoscimento ai caduti della Resistenza, ma anche un’opportunità per riflettere sul valore della libertà e della dignità in momenti storici difficili.
Amerigo Sterpetti, il simbolo della Resistenza
Un giovane eroe
Nato il 13 maggio 1922 a Cori, Amerigo Sterpetti si arruolò nelle forze armate come un abile e promettente militare. Cresciuto in una famiglia umile, dove il padre Goffredo era originario di Cappadocia e la madre Maria Cassandra era una cittadina corese, Amerigo si distinse come un giovane robusto e volenteroso. Dopo aver svolto il lavoro di manovale a Roma, si unì al 4° Reggimento di ‘Genova Cavalleria’ nel 1942, intraprendendo un percorso che lo avrebbe portato a diventare parte della Polizia dell’Africa Italiana.
Un sacrificio per la libertà
Il 9 settembre 1943 rappresenta una data cruciale nella storia della Resistenza italiana e, in particolare, per l’eroica figura di Sterpetti. Durante uno scontro con un reparto di paracadutisti tedeschi al ponte della Magliana, il giovane si distinse per il suo coraggio e la sua determinazione nel difendere la propria posizione. Circondato e gravemente ferito, Sterpetti non abbandonò la mitragliatrice, infliggendo perdite agli assalitori fino all’ultimo respiro. La sua morte avvenne in un contesto di estrema violenza e conflitto, rendendolo un simbolo del sacrificio e della lotta per la libertà.
Riconoscimenti postumi
Il valore dimostrato da Sterpetti fu riconosciuto ufficialmente dal governo italiano, che conferì al giovane la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria il 27 maggio 1952. La motivazione che accompagna questo riconoscimento sottolinea la sua strenua resistenza, anche di fronte a una morte imminente, e la sua capacità di combattere disperatamente per la causa della libertà. La commemorazione di Sterpetti è non solo un tributo al suo eroismo, ma serve anche come monito ai valori fondamentali di coraggio e sacro dovere.
La cerimonia di commemorazione
Un evento significativo
La cerimonia del 14 settembre 2024 si terrà in piazza Sant’Oliva a Cori. L’incontro, organizzato dal Comitato Anpi provinciale di Latina e dal Comune di Cori, presenterà interventi significativi da parte di autorità locali e membri delle forze dell’ordine. Tra i partecipanti, attesi saranno la presidente dell’Anpi provinciale Latina, Teresa Pampena, e il sindaco di Cori, Mauro De Lillis. Questi interventi saranno volti non solo a commemorare Sterpetti, ma anche a ricordare il sacrificio di tutti coloro che hanno lottato per la libertà durante quegli anni bui della storia italiana.
Ricordi che vivono nel tempo
Cori non dimentica Amerigo Sterpetti. Una via a lui intitolata nel quartiere Cassia di Roma e una lapide commemorativa in via Lago Vetere a Cori testimoniano il costante intento di mantenere vivo il ricordo di questo giovane eroe. Le sue gesta sono state anche oggetto di riflessione da parte di scrittori come Antonio Pennacchi, che nel suo romanzo “Canale Mussolini. Parte Seconda” ha messo in luce il sacrificio e la lotta degli italiani contro la tirannia nazifascista.
L’attualità della memoria
Riflettere sul passato è essenziale per comprendere il presente e plasmare il futuro. La figura di Amerigo Sterpetti resterà viva non solo attraverso cerimonie e discorsi, ma anche nel cuore dei cittadini che ricordano il valore del sacrificio e la battaglia per la libertà. Questo incontro non sarà soltanto una commemorazione, ma un momento di unità e di rinnovata volontà di mantenere viva la memoria di chi ha combattuto per un mondo migliore.