La Corte costituzionale ha emesso la sentenza n.137 riguardante il divieto temporaneo di rilasciare nuove autorizzazioni per il servizio di noleggio con conducente fino alla piena operatività del registro informatico nazionale. Questa decisione ha impedito l’ingresso di nuovi operatori nel mercato, causando gravi conseguenze sull’offerta di autoservizi pubblici non di linea.
La Decisione della Corte Costituzionale
La Corte ha dichiarato illegittimo l’articolo 10-bis, comma 6, del decreto-legge n. 135 del 2018, evidenziando che il blocco dell’ingresso dei nuovi operatori è stato causato dalla struttura della disposizione legislativa. Nonostante il decreto successivo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riguardante la piena operatività del registro informatico, la decisione della Corte è stata basata sulla struttura della norma censurata.
Impatto sull’Offerta dei Servizi Pubblici
L’Autorità garante delle concorrenza e del mercato ha sottolineato che l’ampliamento dell’offerta dei servizi pubblici non di linea è essenziale per soddisfare la domanda di mobilità , soprattutto nelle aree metropolitane. La carenza di offerta ha compromesso non solo il benessere dei consumatori ma anche l’effettività nel godimento di diritti costituzionali e l’interesse allo sviluppo economico del Paese.
Riequilibrio del Mercato del Trasporto Pubblico
La sentenza della Corte Costituzionale rappresenta un passo cruciale per ristabilire un equilibrio nel mercato del trasporto pubblico, consentendo un’adeguata offerta di servizi non di linea che risponda alle esigenze della cittadinanza e favorisca lo sviluppo economico del Paese. La decisione sottolinea l’importanza di garantire la libertà di circolazione e il diritto all’effettivo godimento di servizi di trasporto di qualità per tutti i cittadini.