Nel 2024, la Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania ha reso noti dati preoccupanti riguardo alla gestione delle finanze pubbliche nella regione. A fronte di 62 sentenze di condanna, ammontanti a circa 19 milioni di euro, il recupero effettuato si attesta attorno a 3,2 milioni. Questi dati sono emersi dalla relazione del procuratore generale della Corte dei conti, Antonio Giuseppone, presentata durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Dati significativi sull’attività della Corte dei Conti
Secondo la relazione, il carico di lavoro della Corte dei conti si è dimostrato sostenuto. Al 31 dicembre 2024, risultano pendenti ben 9.734 fascicoli istruttori. La procura regionale ha attuato un rimodellamento delle proprie attività , aprendo 5.239 nuove istruttorie e chiudendo immediatamente 1.284 denunce o segnalazioni. Le archiviazioni sono procedute in modo consistente, con 3.868 archiviazioni di istruttorie pendenti e ulteriori 17 archiviazioni avvenute dopo l’emissione dell’invito a dedurre. L’archiviazione di 2.287 decreti di equa riparazione per irragionevole durata del processo ha messo in evidenza l’urgenza di una ristrutturazione nelle variabili temporali della giustizia. Giuseppone ha sottolineato che, malgrado la carenza di personale, la produttività della Procura si conferma su livelli elevati sia quantitativamente che qualitativamente.
Azioni contro il danno erariale e la gestione della pandemia
Tra le questioni più rilevanti trattate nel 2024 vi è stata la citazione in giudizio del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e di membri dell’Unità di crisi anti-Covid. Questo procedimento è stato innescato da una presunta perdita di 3,7 milioni di euro relativa all’acquisto di 3,5 milioni di ‘smart card’ destinate alla certificazione vaccinale. Il Tribunale ha accolto parzialmente la domanda della Procura, condannando De Luca al risarcimento di 609mila euro. Inoltre, la Corte ha avviato azioni a carico di due aziende per ottenere il rimborso di 7,8 milioni di euro, riconducibili a titoli d’efficienza energetica indebitamente acquisiti, in quanto gli interventi per cui erano stati richiesti erano fittizi.
Le problematiche legate al reddito di cittadinanza e alle entrate comunali
Non meno importanti sono stati i provvedimenti relativi ai beneficiari del reddito di cittadinanza. La Corte dei conti ha emesso atti di citazione nei confronti di cittadini che hanno ottenuto indebitamente tale supporto. Un’altra preoccupante situazione è quella delle mancate entrate. La Corte ha identificato un danno erariale da 900mila euro a carico di alcuni assessori del Comune di Napoli, che non hanno adottato in tempo il regolamento per il ‘ribaltamento’ delle spese del personale di polizia locale sui soggetti privati. Anche in questo caso, la responsabilità si è estesa all’amministrazione comunale, che ha visto contestato un danno di 92mila euro per l’occupazione illecita di un immobile pubblico all’interno di un edificio scolastico.
Accertamenti e recuperi significativi
Il danno erariale accertato di oltre 122 milioni, relativo all’illecito sforamento dei tetti di spesa nella Asl Napoli 3 Sud, ha portato a un recupero certo di 6,5 milioni nel comparto specialistico ambulatoriale e di ulteriori 1,7 milioni per la riabilitazione socio-sanitaria e socio-assistenziale. Questi recuperi indicano un’attenzione crescente sulla situazione finanziaria delle strutture pubbliche e il tentativo di ricondurre sotto controllo i bilanci, attivando misure di verifica più incisive.
Questi dati rappresentano uno spaccato della situazione finanziaria della Campania, rivelando le insufficienze e le sfide ancora da affrontare nel panorama della giustizia e della gestione economica regionale.