Milano ha risposto con forte partecipazione al corteo che si è snodato per le sue strade in occasione del 55esimo anniversario della strage di piazza Fontana. Questo tragico evento risale al 12 dicembre 1969, quando una bomba esplose nella banca di piazza Fontana, portando alla morte di 17 persone e provocando ferite a ben 88 individui. La manifestazione è stata organizzata da vari gruppi antagonisti per mantenere viva la memoria di una delle pagine più buie della storia italiana, sottolineando l’importanza di non dimenticare e di lottare contro ogni forma di violenza e oppressione.
Il percorso del corteo e i messaggi di protesta
Il corteo è partito poco dopo le 18.30, raccogliendo un grande numero di partecipanti, tra cui famiglie, giovani attivisti e rappresentanti di varie associazioni. Lo striscione principale recitava un chiaro messaggio: “Strage di Stato, mano fascista. Milano non dimentica“. Questo slogan riflette il desiderio collettivo di giustizia e memoria, evidenziando le ipotesi di responsabilità legate alla strage e la necessità di un’analisi critica sulla storia recente del Paese e sulle sue istituzioni.
I partecipanti hanno sfilato lungo le strade, intonando canti e slogan, creando un’atmosfera carica di emotività . Ogni passo rappresentava un gesto simbolico per onorare le vittime e per esprimere il rifiuto verso ogni tipo di violenza politica. La presenza di diverse organizzazioni, tra cui la Federazione Anarchica Italiana e Rifondazione Comunista, ha dimostrato come la memoria collettiva possa unire diverse realtà politiche sotto un obiettivo comune.
L’importanza della memoria storica
La ricordanza della strage di piazza Fontana non è solo un rito anniversario, ma un invito alla riflessione. Molti membri del corteo hanno sottolineato la necessità di educare le nuove generazioni su questi eventi storici affinché la storia non venga dimenticata. Le testimonianze di chi ha vissuto quel tragico giorno sono fondamentali per mantenere viva la consapevolezza su come le dinamiche politiche e sociali possono trasformarsi in atti di violenza.
In un contesto dove diverse forme di estremismo tendono a riemergere, la commemorazione di piazza Fontana serve anche a mettere in guardia contro i rischi di disinteresse verso crisi sociali e diritti umani. La lotta per la salvaguardia della libertà e delle dignità individuali deve continuare, e queste manifestazioni di memoria collettiva rivestono un’importanza cruciale in questo percorso.
Presenza di gruppi organizzati e la loro visione
Nel corteo è stata evidente la partecipazione di collettivi studenteschi, che hanno portato le loro rivendicazioni legate alla giustizia sociale e alla lotta contro le disuguaglianze. Gli studenti hanno avuto un ruolo fondamentale nel rinnovare il significato di questi eventi storici, oppponendosi non solo alla violenza del passato, ma anche alle ingiustizie attuali che affliggono la società contemporanea.
L’organizzazione del corteo ha messo in evidenza un senso di comunità tra le diverse fazioni, tutte unite per un obiettivo comune: la ricerca della verità e della giustizia. Le varie sigle politiche hanno trovato una piattaforma di dialogo e un’idea di unione, sottolineando come il passato possa insegnare lezioni importanti per il presente e per il futuro.
Milano, in questo 12 dicembre, ha mostrato di essere una città che non dimentica e che continua a combattere per la libertà e i diritti di tutti. La memoria della strage di piazza Fontana rimane un richiamo potente a una giustizia che deve ancora trovare compimento.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Marco Mintillo