Corteo a Viareggio per Nourdine Naziki: oltre 500 persone in cerca di giustizia

Corteo a Viareggio per Nourdine Naziki: oltre 500 persone in cerca di giustizia

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Corteo a Viareggio per Nourdine Naziki: oltre 500 persone in cerca di giustizia - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un evento significativo ha avuto luogo a Viareggio, dove oltre 500 persone si sono riunite per ricordare Nourdine Naziki, uomo di 52 anni tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale avvenuto l’8 settembre. La manifestazione, promossa dal Forum della Pace, ha visto la partecipazione di membri della comunità marocchina e rappresentanti di vari sindacati e associazioni locali, accendendo l’attenzione sulla dolorosa vicenda che ha scosso la cittadina versiliese.

Il contesto dell’incidente

L’8 settembre scorso, un episodio drammatico ha interrotto la quiete di Viareggio: Cinzia Dal Pino, 65 anni, ha investito Nourdine Naziki. L’uomo, noto anche con l’alias di Said Malkoun, è stato un rapinatore di borsa e viveva in condizioni precarie nel nostro paese. Secondo le prime ricostruzioni, Naziki stava tentando di portare via la borsa della Dal Pino quando è avvenuto l’incidente. Questo episodio ha sollevato interrogativi su giustizia e responsabilità, portando la comunità a mobilitarsi per onorare la memoria della vittima e richiedere un’adeguata risposta da parte delle autorità.

L’evento di domenica scorsa ha rappresentato un’occasione di riflessione e di lutto collettivo, evidenziando le tensioni sociali latenti tra le diverse comunità che abitano la città. Durante il corteo, i partecipanti hanno deposto fiori in via Coppino, il luogo dell’incidente, in segno di rispetto per Nourdine e una richiesta di giustizia.

La partecipazione della comunità e delle associazioni

L’incontro ha visto la partecipazione di una varietà di gruppi e associazioni, tra cui Cgil, Arci, Legambiente, Anpi, Croce Verde, e molte altre sigle che condannano la violenza e chiedono maggiore attenzione alle questioni sociali. A guidare il corteo, don Luigi Sonnenfeld, un ‘prete operaio’ molto noto nella zona, ha espresso solidarietà per la vittima e ha messo in evidenza le disparità presenti nel tessuto sociale di Viareggio.

Un momento emblematico della giornata è stato rappresentato dallo striscione che recava la scritta “Giustizia per Nouri”, che ha riassunto il sentimento condiviso dai partecipanti. Nonostante l’assenza del gonfalone della città, in molti hanno portato con sé un fiore da deporre in ricordo di Nourdine. La comunità marocchina presente ha sollecitato il consolato affinché si attivasse per facilitare il viaggio delle sorelle della vittima in Italia e per gestire il rimpatrio della salma.

Le parole di don Luigi e testimonianze di amici e familiari

Le parole di don Luigi hanno colpito profondamente i presenti, sottolineando la condizione di vulnerabilità di molti nel contesto di Viareggio. “Sai è piena la Versilia”, ha affermato, ponendo l’accento su una realtà in cui le disuguaglianze sociali emergono con chiarezza. Accanto alla chiesetta di Darsena, ha fatto notare come ci siano persone che vivono per strada mentre, a pochi passi, si trovano lussi e beni per pochi.

Tra le voci che si sono levate durante il corteo, quella di Catia, un’amica di Nourdine, ha descritto con emozione come l’uomo avesse cercato aiuti presso la Misericordia e la Caritas. “Dormiva dove capitava perché non aveva una casa”, ha commentato, rievocando il legame che aveva con lui e la tristezza per una vita interrotta in modo tanto violento. La sua storia e quella di Nourdine rappresentano solo una delle tante esistenze segnate dalla precarietà e dalla lotta quotidiana per la sopravvivenza.

Le richieste di giustizia

La manifestazione è stata anche un’ulteriore occasione per chiedere risposte. Molti hanno espresso incredulità riguardo alla situazione giudiziaria di Cinzia Dal Pino, attualmente in arresti domiciliari. Un altro partecipante marocchino ha evidenziato come i media stiano finalmente ponendo l’attenzione su un caso che coinvolge sia la giustizia che diritti umani. “Oggi – ha detto – ci sono tante televisioni che a Viareggio non si sono mai viste, è anche a loro che ci rivolgiamo perché vogliamo giustizia.”

Questo appello collettivo non è solo per Nourdine, ma per tutti coloro che vivono situazioni di vulnerabilità e ingiustizia nella società contemporanea. La manifestazione ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria della vittima e lavorare affinché simili episodi non accadano mai più.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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