Corteo di San Gennaro a Napoli: Polemiche per la sicurezza e i tavolini dei locali

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Corteo di San Gennaro a Napoli: Polemiche per la sicurezza e i tavolini dei locali - Gaeta.it

La celebrazione del corteo religioso di San Gennaro, patrono di Napoli, si avvicina e, con essa, le polemiche sulle condizioni di sicurezza per la processione. La Municipalità ha sollevato preoccupazioni riguardo all'ingombro di tavolini e gazebo lungo il percorso, mentre bar e ristoranti, da sempre parte integrante del paesaggio napoletano, difendono la loro posizione sul suolo pubblico. Questo scenario ha dato vita a un acceso dibattito tra commercianti, autorità locali e residenti, evidenziando la complessità delle questioni legate all'occupazione del suolo pubblico e alle esigenze di ordine nell'organizzazione di eventi religiosi.

Inefficienza dell'occupazione del suolo pubblico

Il malcontento dei commercianti

Nei giorni che precedono il 19 settembre, il tema dell'occupazione del suolo pubblico è diventato un argomento scottante. Vittorio Marino, proprietario del bar-tabaccheria “Giordano 69”, ha espresso il suo disappunto riguardo alla processione, affermando che non ha mai ricevuto vantaggi personali dal culto di San Gennaro. La sua posizione è indicativa di un malcontento più ampio tra i commercianti, che vedono i tavolini all'aperto come una fonte vitale di entrate ma si trovano ora a dover affrontare la possibilità di doverli rimuovere durante un evento religioso che attira la folla.

Con il Covid, molte attività hanno beneficiato di permessi speciali per l’installazione di tavolini all’esterno, ma ora si trovano in difficoltà. Marino sottolinea che paga affitti molto alti e chiede una revisione delle politiche che regolano il suolo pubblico. La presidente della Municipalità, Clementina Cozzolino, ha lanciato l'allerta, sottolineando che le condizioni attuali rendono il percorso tortuoso e insicuro per i fedeli.

L'intervento delle autorità locali

La municipalità ha preso atto delle problematiche e ha convocato una conferenza dei servizi per fare il punto della situazione. È emerso che sarà il prefetto a valutare le condizioni di sicurezza e a decidere se sarà necessaria un'ordinanza per rimuovere i tavolini. Questa mancanza di coordinamento tra le autorità ha suscitato ulteriori frustrazioni tra i commercianti, che accusano le istituzioni di non preoccuparsi della loro situazione economica. Francesco Colicchio, direttore della pizzeria Vesi, ha ribadito l’importanza della propria attività per il sostentamento delle famiglie dei dipendenti e ha invitato le autorità a trovare soluzioni più efficaci.

Un passaggio problematico

La densificazione di tavolini e gazebo

La storicità e l'importanza del corteo di San Gennaro si scontrano con la realtà odierna delle strade del Vomero, occupate da una miriade di tavolini e gazebo che rendono difficile sia il passaggio dei fedeli che la movimentazione dei mezzi di emergenza. Molti esercenti, come Bruno dell'Antico chiosco, riconoscono che la situazione ha assunto toni critici, invitando a regolarizzare l'occupazione del suolo.

Ciò ha portato a considerazioni su chi effettivamente ha diritto ad occupare lo spazio pubblico. Le occupazioni temporanee, ora ampliate, rendono evidente la mancanza di regole chiare e dell’adeguata vigilanza, portando a una situazione di confusione che ha bisogno di una risoluzione immediata.

Rappresentanza e diritti dei cittadini

Nel dibattito sono intervenuti anche gruppi di cittadini e rappresentanti di associazioni locali che chiedono un'attenzione maggiore per le problematiche legate ai disabili e alle persone con mobilità ridotta. Daniele Quatrano, consigliere municipale, ha segnalato la necessità di un approccio più inclusivo e responsabile, mirando a garantire che gli eventi religiosi non compromettano i diritti di tutti i cittadini.

Proposte e problematiche future

Azioni urgenti per la sicurezza

Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari, ha richiesto un intervento rapido dalle autorità competenti per mantenere libere le strade destinate alla processione. La creazione di ordinanze chiare sarebbe il passo necessario per garantire la sicurezza dei fedeli senza penalizzare ulteriormente le attività commerciali. Gli esercenti come Guido Guida, titolare di Opera Café, si sono mostrati aperti alla soluzione temporanea, ma chiedono compensazioni economiche per i potenziali danni.

Un dibattito aperto

La questione dell'occupazione del suolo pubblico a Napoli è quindi al centro di un acceso dibattito che unisce aspetti religiosi, economici e sociali. Le esigenze dei commercianti, degli eventi pubblici e dei residenti devono essere trovate in un equilibrio che possa accontentare tutte le parti.

La dinamica tra Comune, commercianti e cittadini è complessa e richiede un intervento efficace e tempestivo, affinché Napoli possa celebrare il suo patrono con la dignità e il rispetto che merita, senza compromettere la vivibilità e la sicurezza degli spazi pubblici.

Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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