Cortina d'Ampezzo: la pista da bob storica si prepara per le Olimpiadi invernali del 2026

Cortina d’Ampezzo: la pista da bob storica si prepara per le Olimpiadi invernali del 2026

Cortina d’Ampezzo si prepara per le Olimpiadi invernali del 2026, con la storica pista da bob al centro di un progetto che unisce tradizione, sport e sostenibilità.
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Cortina d'Ampezzo: la pista da bob storica si prepara per le Olimpiadi invernali del 2026 - Gaeta.it

A pochi mesi dall’avvio delle Olimpiadi invernali del 2026, Cortina d’Ampezzo si prepara a ospitare un evento di rilevanza internazionale. La storica pista da bob, inaugurata nel 1928, è stata al centro di un’importante cerimonia di pre-omologazione a cui hanno partecipato figure di spicco come Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’evento ha segnato un passo fondamentale per il futuro delle competizioni invernali e il rientro di Cortina nel panorama sportivo mondiale.

La rinascita della pista da bob

Luca Zaia ha enfatizzato il significato storico della pista, descrivendola come un progetto che unisce tradizione e modernità. “Volevamo riportarla qui, dove tutto è iniziato. Ci sono stati tanti dibattiti, ma siamo riusciti a riportare in vita questo pezzo di storia. È l’ultima pista che sarà costruita per volere del CIO,” ha dichiarato Zaia, dando così evidenza all’importanza del progetto nell’ambito delle Olimpiadi.

La scelta di mantenere la pista a Cortina, piuttosto che trasferirsi in altre città, come Torino, rappresenta non solo una valorizzazione della tradizione sportiva italiana, ma anche un’opportunità per attrarre turisti e appassionati di sport invernali. La pista da bob non sarà solo un luogo di competizione, ma diventerà un’attrazione architettonica, paragonabile al Guggenheim di Bilbao. Questo legame tra sport, cultura e turismo evidenzia l’importanza di Cortina come destinazione di riferimento per gli sport invernali e il turismo outdoor.

Le aspettative per gli atleti italiani

Durante l’evento, Zaia ha parlato anche delle atlete italiane che parteciperanno ai Giochi, sottolineando la fiducia nelle loro capacità. “Ho sempre creduto che atlete come Goggia e Brignone avrebbero brillato. Queste Olimpiadi sono anche per loro e ora tocca a loro portarci a casa le medaglie,” ha affermato il presidente. Questo richiamo alle atlete più in vista del panorama sportivo italiano mette in luce l’attesa e l’aspettativa che gira attorno alle competizioni, con un occhio di riguardo verso le giovani promesse.

Le Olimpiadi del 2026 rappresentano una grande opportunità per gli atleti italiani, non solo per competere ma anche per dare visibilità a un movimento sportivo in crescita. Questo è un momento cruciale per le discipline invernali nel nostro Paese, permettendo ai giovani atleti di mettersi in mostra a livello internazionale.

Progetti infrastrutturali e sviluppo sostenibile

Un altro argomento affrontato da Zaia è stato il progetto di costruzione della cabinovia di Socrepes, considerato fondamentale per il successo delle Olimpiadi. Il presidente ha sottolineato l’importanza di seguire scrupolosamente le norme ambientali, garantendo che lo sviluppo delle infrastrutture avvenga in modo sostenibile. “È un passo necessario, a breve presenteremo i risultati della conferenza dei servizi e si procederà,” ha detto Zaia.

Tuttavia, la recente cancellazione della gara d’appalto per la funivia, a causa della pubblicazione prematura di nomi delle imprese coinvolte, ha segnato un imprevisto nel processo. Simico, la società incaricata della gestione delle opere olimpiche, si sta riorganizzando per lanciare una nuova gara, confermando l’impegno nel mantenere alta la qualità e la sicurezza delle infrastrutture.

Cortina si sta preparando, non solo come palcoscenico per le gare, ma anche come simbolo di un rinnovato interesse verso le Olimpiadi invernali, legando ambiente, sport e sviluppo sostenibile in un’unica visione.

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