Cortometraggio contro la violenza sulle donne: in anteprima “Effetto personale” al teatro Garibaldi

Debutta al teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere il cortometraggio “Effetto personale”, un’opera che affronta la violenza sulle donne, promuovendo denuncia e supporto sociale.
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Cortometraggio contro la violenza sulle donne: in anteprima "Effetto personale" al teatro Garibaldi - Gaeta.it

Un cortometraggio d’impatto, dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, ha fatto il suo debutto al teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. “Effetto personale“, questo il titolo del film, è stato presentato nell’ambito dell’evento “… questo non è amore”, organizzato dalla questura locale in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere. La presenza del Capo della polizia, Vittorio Pisani, ha conferito ulteriore importanza all’evento che ha visto riuniti rappresentanti delle istituzioni e della società civile.

Il messaggio del cortometraggio

La trama di “Effetto personale” ruota attorno a due protagoniste, una italiana e una donna dell’Est Europa, entrambe vittime di violenza. I caratteri delle due donne vengono esplorati in una narrazione che cerca di riflettere la complessità della violenza di genere e l’importanza della denuncia. Il corto si apre su un’immagine evocativa: una borsa abbandonata sul ciglio della strada, simbolo della vita di una donna che potrebbe aver subito maltrattamenti. L’obiettivo del lavoro, ideato da Patrizio Ranieri Ciu, mentore dell’associazione “Ali della Mente“, in collaborazione con il questore Andrea Grassi, è quello di promuovere una cultura del rispetto e della sicurezza, incoraggiando le donne a rompere il silenzio.

La narrazione si sviluppa all’interno della questura di Caserta, dove le protagoniste, insieme alla banda della Polizia di Stato, affrontano il momento cruciale della loro vita. Le attrici, scelti tra i membri dell’associazione, interpretano i ruoli con una carica emotiva che rispecchia la dura realtà di molte donne nel nostro paese. I dialoghi con i poliziotti non sono immediatamente fluidi; solo al riconoscere il nome del loro aggressore le donne si risvegliano dal torpore, evidenziando il potere del linguaggio e della denuncia.

Un finale di speranza

La conclusione del corto segna un momento di cambiamento. Dopo aver parlato con la polizia e denunciato gli abusi subiti, le donne escono dall’ufficio della questura con un’espressione di nuova determinazione. La poliziotta che le ha assistite si unisce a loro mentre camminano lungo via Mazzini, una strada simbolo dello shopping e della vita quotidiana, per rappresentare la possibilità di tornare a vivere una vita normale. Questa scena finale è fondamentale, poiché sottolinea l’importanza di trovare supporto e ascolto, elementi cruciali nella ripresa da un’esperienza traumatica.

L’anteprima al teatro Garibaldi ha attirato un pubblico interessato e supportato anche dalla presenza di diverse personalità istituzionali, tra cui il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e il procuratore generale di Napoli Aldo Policastro. È stata una serata non solo di celebrazione artistica, ma anche un richiamo all’impegno sociale nella lotta contro la violenza, un tema che continua a essere attuale e necessario da affrontare in ogni comunità.

Un impegno condiviso

Questo cortometraggio è frutto di una collaborazione tra le forze dell’ordine e associazioni locali impegnate a sensibilizzare la popolazione sulla violenza di genere. Iniziative come quella di Caserta sono essenziali per costruire un dialogo attivo tra istituzioni e cittadini su un tema così delicato. La creazione di spazi sicuri per le donne e l’assistenza nel percorso di denuncia sono passi fondamentali verso una società più giusta e inclusiva.

La realizzazione di “Effetto personale” rappresenta un tassello importante di questa narrazione collettiva e serve a stimolare una riflessione critica su come affrontare e contrastare ogni forma di violenza. Con eventi come questo, si spera di incoraggiare le donne a farsi avanti e a chiedere aiuto, nella consapevolezza che non sono sole e che le istituzioni possono fare la differenza.

Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Laura Rossi

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