Oggi Trieste ha accolto un momento significativo per la comunità culturale della città con il conferimento della medaglia bronzea a Cosimo Cosenza, noto a molti come “il Poeta dei due Golfi”. Questo riconoscimento, consegnato dal sindaco Roberto Dipiazza, celebra l’impegno di Cosenza nelle ricerche storiche e nel suo prolifico lavoro poetico, musicale e letterario. La cerimonia ha visto la partecipazione di figure istituzionali e dei familiari, che hanno condiviso con lui questo traguardo solenne.
Un viaggio di vita tra Augusta e Trieste
Cosimo Cosenza è nato nel 1935 ad Augusta, un comune in provincia di Siracusa, ma è approdato a Trieste nel 1967 per motivi professionali. Questa scelta ha segnato l’inizio di un percorso che lo ha visto profondamente coinvolto nella cultura triestina, pur mantenendo sempre un legame affettivo con la sua terra natale e con Napoli, città dove ha trascorso parte della sua giovinezza. A Napoli, Cosenza ha avuto esperienze formative presso la Scuola di Vincenzo De Crescenzo, oltre a frequentare diverse accademie artistiche. Il suo background lo ha nutrito di influenze culturali che ritroviamo in molte delle sue opere.
Il rapporto di Cosenza con Napoli si riflette nei suoi scritti, nei quali ha saputo intrecciare diversi elementi linguistici e culturali. L’amore per il vernacolo partenopeo, per il dialetto triestino e per la lingua italiana si evidenzia in alcune delle sue opere più celebri, tra cui “Un amore … due dialetti”, un testo che opportunamente celebra la fusione delle tradizioni. Questo volume rappresenta non solo una raccolta di versi, ma un viaggio emotivo tra le diverse identità linguistiche che caratterizzano il suo percorso.
Un prolifico autore tra poesia e teatro
Negli anni, Cosimo Cosenza ha dimostrato una versatilità rara, cimentandosi non solo con la poesia, ma anche scrivendo importanti opere teatrali e romanzi. Il suo romanzo “Chi è il professore?”, un giallo che si sviluppa tra Napoli e Trieste, ha attirato l’attenzione per la capacità di unire elementi di suspense a riflessioni più profonde sulla natura umana e le relazioni interpersonali.
Nel 2023, Cosenza ha portato in scena “Massimiliano d’Asburgo a Napoli”, una rappresentazione che è stata accolta con calore dal pubblico e che ha confermato la sua capacità di dare voce a storie inedite attraverso il teatro. Le sue opere teatrali, come le sue poesie, offrono uno spaccato della cultura italiana, arricchendo il patrimonio culturale di Trieste e non solo.
La dedizione alla storia e al patrimonio culturale
Oltre alla sua carriera letteraria, Cosenza ha dedicato tempo ed energie a ricerche storiche su Trieste, contribuendo a valorizzare la memoria collettiva della città. La sua passione per la storia si concretizza nel dono di oltre 600 buste personali al Museo Postale di Trieste, un gesto che sottolinea la sua volontà di preservare e condividere il patrimonio storico e culturale con le generazioni future.
Nel 2024, il museo ha dedicato a Cosenza una mostra che raccoglie e celebra la sua vita e le sue opere, rendendo omaggio. Questo riconoscimento presso il Museo Postale è segno di quanto il suo contributo alla cultura di Trieste sia stato significativo e apprezzato.
La cerimonia di consegna della medaglia bronzea ha chiuso una giornata di celebrazioni e gratitudine, con la presenza della famiglia, testimone di un’unione tra arte, cultura e comunità che caratterizza la vita di Cosimo Cosenza e il suo lavoro incessante nel mondo della letteratura.