La Costiera sorrentina continua a essere un’amata destinazione turistica, ma purtroppo attira anche malintenzionati. Recenti episodi di truffe, in particolare ai danni di persone anziane, hanno portato a numerosi arresti da parte delle autorità locali, in particolare dei Carabinieri della compagnia di Sorrento. Questi episodi non solo sollevano preoccupazione tra i residenti, ma evidenziano anche l’importanza della sensibilizzazione della comunità contro tali pratiche fraudulent.
Il caso di Vico Equense e la truffa del “finto carabiniere”
Come avviene la truffa
L’episodio che ha scosso Vico Equense ha coinvolto una signora di 78 anni, Maria, rimasta vittima della truffa del “finto carabiniere”. In questa tecnica comune, i truffatori si spacciano per agenti delle forze dell’ordine, in questo caso per carabinieri, affermando di dover risolvere una situazione di emergenza che coinvolge un familiare della vittima. Queste modalità di inganno si rivelano particolarmente devastanti per le persone anziane, che spesso sono più vulnerabili e fiduciose nei confronti delle figure autoritarie.
La storia di Maria è emblematica: i due malviventi la informano che suo nipote è stato arrestato e per liberarlo sono necessari soldi immediati. In preda al panico e alla preoccupazione, la signora non esita a soddisfare tutte le richieste dei truffatori. Questa mentalità di difesa immediata la porta a consegnare loro i suoi risparmi e alcuni gioielli di famiglia, per un valore totale di circa 10.000 euro.
La fuga dei truffatori e l’intervento dei Carabinieri
Dopo aver portato a termine il loro piano diabolico, i due si allontanano senza destare sospetti. Tuttavia, la loro fuga non dura a lungo. Poche istanti dopo la denuncia di Maria, i Carabinieri della compagnia di Sorrento vengono allertati dai cittadini su vari tentativi di truffa nella zona. Questo indica che la campagna di informazione portata avanti dalle autorità ha iniziato a produrre i suoi frutti, contribuendo a una maggiore attenzione da parte della popolazione.
I Carabinieri arrivano rapidamente da Maria per raccogliere informazioni vitali sulla descrizione dei due truffatori, e un’intensa attività di pattugliamento ha inizio.
L’arresto dei responsabili e il recupero del maltolto
L’operazione dei Carabinieri
Il fiuto dei Carabinieri si rivela decisivo quando, nel corso di un giro di perlustrazione alla stazione Eav di Vico Equense, notano due giovani che rispondono esattamente alla descrizione fornita da Maria. Si tratta di Alessandro Ferrigno, 22 anni, e Christian Bello, 26 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine per precedenti simili.
Immediato è l’intervento: i due vengono bloccati e condotti in caserma per ulteriori accertamenti. Durante la perquisizione, la fortuna sorride agli agenti, che rinvengono ben 10.000 euro in contante e diversi gioielli appartenenti alla signora Maria. Tra questi, un fermacravatte in oro e la fede nuziale, oggetti dal grande valore affettivo.
Il ripristino della giustizia per la vittima
Il recupero dei beni sottratti alla vittima rappresenta un grande successo per le forze dell’ordine, che non solo hanno riportato alla signora Maria ciò che le era stato rubato, ma hanno anche dato un segnale chiaro di deterrenza contro tali attività illecite. Gli arrestati, ora in custodia cautelare, saranno sottoposti a giudizio a breve, un passo fondamentale per garantire giustizia alla vittima e alla comunità , segnata da questo episodio.
Con episodi come questo, le autorità locali si impegnano a mantenere alta la guardia e a lavorare per proteggere i cittadini, dimostrando che la giustizia può essere ripristinata anche nei momenti più bui.