Nel 2023, il mercato del lavoro domestico in Abruzzo ha mostrato un incremento significativo, con 12.827 lavoratori assunti. Un rapporto dettagliato, elaborato da Domina, l’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, offre uno sguardo approfondito sulla situazione attuale, analizzando le diverse tipologie di impiego e la composizione demografica dei lavoratori.
Struttura del lavoro domestico in Abruzzo
Nella regione, il lavoro domestico rappresenta una componente importante della forza lavoro, pari al 2,1% della popolazione totale. Una delle evidenze principali emerse dal rapporto è la prevalenza dei badanti, che costituiscono il 55,7% dei lavoratori. I datori di lavoro nel settore domestico sono 13.315, il che implica una sostanziosa domanda di assistenza personale e servizi domestici. Suddividendo ulteriormente i dati, si scopre che la maggior parte dei lavoratori domestici proviene dall’Italia , mentre un buon numero è originario dell’Est Europa, che conta per il 37%. La maggioranza dei lavoratori, pari al 93,2%, è di sesso femminile, a testimonianza di un settore fortemente femminilizzato.
L’età media dei lavoratori è di 51,5 anni e una buona parte di loro non ha completato l’anno lavorativo; infatti, il 57,8% ha lavorato per meno di 52 settimane e solo il 20,8% vive con il datore di lavoro. Dall’altro lato, i datori di lavoro hanno in media 69 anni e il 59,3% sono donne, generando una dinamica interessante tra le due figure.
Spese e impatto economico del lavoro domestico
Le famiglie abruzzesi hanno destinate nel 2023 circa 97 milioni di euro alla retribuzione dei lavoratori domestici. Questa cifra include stipendi, contributi e TFR, testimoniando l’importanza economica del settore. Il valore aggiunto prodotto dai lavoratori domestici in Abruzzo è stimato circa 200 milioni di euro. Queste cifre indicano non solo una spesa significativa da parte delle famiglie, ma anche un contributo rilevante al tessuto economico della regione.
In un’analisi più dettagliata, le province abruzzesi mostrano una distribuzione omogenea del lavoro domestico. Pescara emerge come un punto di riferimento, con il 36,7% delle colf registrate. Per quanto riguarda le badanti, Teramo detiene il primato con un tasso di 8,7 badanti ogni 100 anziani. In generale, la densità delle colf è notevolmente superiore a Pescara, registrando 6,7 colf ogni 1.000 abitanti rispetto alla media regionale di 4,5.
Supporto e iniziative per il lavoro domestico
In Abruzzo, si applica la “Norma regionale per la vita indipendente”, che offre sostegno economico per l’assunzione di assistenti domiciliari. Questa norma è particolarmente rivolta ai genitori che assistono minori con malattie rare in situazioni di disabilità gravissima. Le politiche regionali mirano anche a incentivare la natalità , offrendo un assegno di natalità per i residenti nei piccoli comuni di montagna. Queste misure evidenziano un impegno concreto nella gestione delle sfide demografiche e nel miglioramento della qualità della vita delle famiglie.
Prospettive future del lavoro domestico in Abruzzo
Guardando al futuro, il cambiamento demografico in Abruzzo presenta sfide e opportunità significative. Entro il 2050, si stima che il numero di ultraottantenni raggiunga le 162.000 unità , con un incremento del 57,9% rispetto al 2023. In contrapposizione, la popolazione infantile è prevista in calo, arrivando a 115.000 residenti, con una diminuzione del 24,2%. Questo scenario demografico suggerisce un aumento della domanda di assistenti e badanti, ponendo l’accento sulla necessità di risorse adeguate per supportare una popolazione anziana in crescita.