Cresce il numero di auto elettriche autorizzate nella Ztl di Roma: le sfide e i progetti futuri

Cresce il numero di auto elettriche autorizzate nella Ztl di Roma: le sfide e i progetti futuri

Roma sta accelerando verso la mobilità elettrica con 40mila veicoli autorizzati e 900 impianti di ricarica, ma persiste una disomogeneità nella distribuzione e necessità di ampliamento delle infrastrutture.
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Cresce il numero di auto elettriche autorizzate nella Ztl di Roma: le sfide e i progetti futuri - Gaeta.it

La mobilità elettrica sta guadagnando terreno nella Capitale, con 40mila veicoli elettrici autorizzati a circolare nella zona a traffico limitato . Questo trend di crescita rappresenta un passo significativo verso un sistema di trasporti a basse emissioni, sostenuto da un aumento delle infrastrutture di ricarica. Nonostante i progressi, si presentano alcune criticità che riguardano la distribuzione degli impianti e la necessità di una maggiore capillarità nel servizio.

La situazione attuale delle colonnine di ricarica

Attualmente, Roma conta circa 900 impianti di ricarica per veicoli elettrici all’interno del Grande Raccordo Anulare , con un numero raddoppiato di installazioni in fase di attivazione. Le stazioni di ricarica sono prevalentemente situate nei quartieri più benestanti della città, come il centro storico e il Municipio II, evidenziando una disomogeneità nella distribuzione rispetto alla densità di popolazione e reddito. Nel centro di Roma, per esempio, sono attivi 141 impianti, con 78 nuove richieste in attesa. Invece, nel VII Municipio si registrano 126 impianti attivi e 74 richieste di ampliamento.

La tipologia più comune di impianto attuale è quella “quick”, capace di erogare fino a 22 kW. Tuttavia, vi è stata una crescente richiesta di colonnine “fast”, che offrono una ricarica rapida fino a 100 kW, per ridurre i tempi di attesa degli utenti. Il settore è in forte espansione e nei municipi di Monteverde e Gianicolense, per esempio, ci sono richieste per oltre 27 nuovi impianti.

Inoltre, le strade di Roma vedono una continua elettrificazione. Le colonnine stanno aumentando di numero in funzione delle necessità di ricarica, con richieste che evidenziano un desiderio di ampliare ulteriormente la rete esistente.

L’impatto del trasporto pubblico elettrico

Il trasporto pubblico romano sta vivendo una fase di rinnovamento grazie all’introduzione di autobus elettrici, che ora servono anche le periferie della città. Questa innovazione si inserisce in un filone di politiche volte a rendere più sostenibile il trasporto urbano. L’assessore alla mobilità, Eugenio Patané, ha sottolineato l’importanza di integrare veicoli elettrici anche nel servizio di car sharing, previsto in un bando imminente.

Il nuovo regolamento per le colonnine di ricarica elettrica è uno dei provvedimenti recenti volti a favorire la diffusione di impianti di ricarica in tutto il territorio. Tra gli obiettivi c’è quello di sanzionare i sorpassi delle soste irregolari sugli stalli dedicati alla ricarica elettrica. Questa regolamentazione mira a massimizzare l’uso delle colonnine disponibili e renderle più accessibili a un numero crescente di automobilisti elettrici.

Progetti futuri e nuove iniziative in vista

A meno di un anno dall’introduzione del Piano colonnine finanziato dal Pnrr, Roma ha in programma l’installazione di 700 nuovi impianti entro il 2025. Questo piano vuole ottimizzare la rete di ricarica della capitale, assicurando una copertura più capillare rispetto a quella attuale. Maggiore attenzione sarà prestata anche alle aree periferiche, che storicamente hanno goduto di meno infrastrutture.

La transizione verso la mobilità elettrica non è solo una questione ambientale, ma anche economica, poiché stimola investimenti nelle nuove tecnologie e opportunità di sviluppo per l’industria locale. Nonostante Roma stia procedendo lentamente nella sua transizione elettrica, è evidente che vi sono passi importanti verso un futuro a basse emissioni, in linea con le politiche e i progetti previsti dalla UE per incentivare veicoli elettrici e garantire una parità di condizioni con i produttori esteri.

La Capitale dunque continua a investire nel miglioramento della mobilità elettrica, ma resta da affrontare la richiesta di ricariche e l’adeguamento dell’infrastruttura per garantire un accesso equo a tutti i cittadini.

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