Cresce il numero di italiani contrari alla donazione di organi, ma Trento resta la città più generosa

Cresce il numero di italiani contrari alla donazione di organi, ma Trento resta la città più generosa

Aumento delle opposizioni alla donazione di organi in Italia nel primo trimestre del 2025, nonostante la maggioranza continui a esprimere consenso. Trento si distingue per generosità nella donazione.

Nel primo trimestre del 2025, l’Italia registra un incremento delle opposizioni alla donazione di organi e tessuti, in particolare al momento del rinnovo della Carta d’identità elettronica . Nonostante questo, le persone che decidono di donare rimangono una maggioranza. I dati, elaborati dal Centro nazionale trapianti , offrono uno spaccato importante in vista della Giornata della donazione, che si celebra l’11 aprile.

I dati sulle dichiarazioni di donazione

Fra il 1° gennaio e il 31 marzo 2025, le opposizioni alla donazione di organi da parte degli italiani sono aumentate del 3,4% rispetto all’anno precedente. In numeri assoluti, su circa 950.000 dichiarazioni, 380.000 persone hanno scelto di dire “no” al prelievo dei propri organi post mortem, mentre 570.000 hanno espresso il proprio consenso. Le astensioni, ossia coloro che non si sono né dichiarati favorevoli né contrari, hanno registrato una leggera diminuzione dello 0,6%. Questi dati sollevano interrogativi sul cambiamento di sensibilità attorno a un tema così delicato e cruciale per la salute pubblica.

Trento: un esempio di generosità

Trento si conferma la città e la provincia più generose d’Italia in tema di donazione di organi. Tra le città con oltre 100.000 abitanti, il primato è evidente: il 73,6% della popolazione si è espressa a favore della donazione, mentre solamente il 22,4% ha detto “no”. Riguardo agli astenuti, la percentuale è del 32,4%. Un risultato straordinario che posiziona Trento davanti a Sassari e Verona. Questa tendenza si riflette anche a livello regionale, dove la provincia di Trento guida la classifica, seguita dalla Valle d’Aosta e dalla Sardegna.

Comuni virtuosi in Italia

Analizzando il fenomeno a livello comunale, si evidenzia che Verceia, un comune del Sondrio, rappresenta un caso esemplare. Qui, sono stati raccolti dati sorprendentemente positivi: su 158 cittadini che hanno rinnovato la Cie, ben 139 si sono espressi a favore della donazione, di cui 138 hanno dato il consenso e solamente 1 ha opposto resistenza. Alle spalle di Verceia, Cinte Tesino e Longano hanno mostrato numeri incoraggianti, mentre Geraci Siculo , dopo tre anni al vertice, si è posizionato al quarto posto.

Un cambiamento da monitorare

Il rapporto del Centro nazionale trapianti evidenzia una tendenza che merita attenzione. Sebbene la maggior parte continui a dare il proprio consenso alla donazione di organi, la crescita delle opposizioni potrebbe riflettere una maggiore consapevolezza del tema e la necessità di affrontare anche le paure e le incertezze legate a questo gesto. La Giornata della donazione dell’11 aprile rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare ulteriormente la popolazione e approfondire il dialogo su un argomento che tocca le vite di molti, richiama alla responsabilità collettiva e invita a riflettere sull’importanza della donazione per salvare vite.

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