Cresce il riciclo della frazione organica: un aggiornamento sui dati 2022 in Italia

Cresce il riciclo della frazione organica: un aggiornamento sui dati 2022 in Italia

Nel 2022, l’Italia ha trattato 8,3 milioni di tonnellate di rifiuti organici, evidenziando un aumento degli impianti e una crescente integrazione tra compostaggio e produzione di biometano.
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Cresce il riciclo della frazione organica: un aggiornamento sui dati 2022 in Italia - Gaeta.it

Nel 2022, l’Italia ha raggiunto un importante traguardo nel trattamento dei rifiuti organici, monitorando e gestendo 8,3 milioni di tonnellate di materiale biologico. Le informazioni, analizzate dal CIC, si basano sugli ultimi dati forniti dall’ISPRA. Quest’anno ha evidenziato un incremento significativo nella capacità di riciclo, segnalando un adattamento nelle tecnologie impiantistiche e una crescita nella quantità di rifiuti trattati in modo sostenibile.

Il panorama del riciclo organico in Italia

Il panorama del trattamento dei rifiuti organici in Italia si è evoluto nel 2022 con un totale di 357 impianti di trattamento biologico, uno in più rispetto all’anno precedente. Questo incremento non è solo una cifra, ma rappresenta un cambiamento nella strategia di gestione dei rifiuti. Infatti, il numero di impianti che utilizzano la digestione anaerobica è aumentato, passando da 63 a 74, mentre gli impianti dedicati esclusivamente al compostaggio hanno registrato un decremento, passando da 293 a 283. Questo scenario suggerisce un riorientamento delle risorse verso tecnologie più avanzate, come quella dell’integrazione tra compostaggio e produzione di biometano, evidenziando un interesse crescente verso processi che combinano l’efficienza al rispetto ambientale.

La quantità totale di rifiuti organici trattati ha visto un incremento di circa 55mila tonnellate rispetto al 2021, portando il totale a 8,35 milioni di tonnellate. Questo aumento ha cominciato ad influenzare positivamente anche i flussi di rifiuti conferiti agli impianti integrati, che hanno registrato un incremento di 252mila tonnellate rispetto all’anno precedente. Al contrario, i rifiuti destinati esclusivamente al compostaggio hanno visto una sensibile diminuzione di 197mila tonnellate. Questi dati avvalorano l’ipotesi che le strategie di gestione dei rifiuti in Italia si stanno concretizzando in un riciclo sempre più versatile e ecologicamente sostenibile.

Innovazioni tecnologiche nel trattamento dei rifiuti

La crescita degli impianti integrati si pone come un segnale forte per l’evoluzione della gestione dei rifiuti in Italia. Questi sistemi unificano il processo di produzione di biometano e compost, garantendo una valorizzazione maggiore della materia prima. In questo contesto, il CIC ha sottolineato l’importanza di investire per promuovere il riciclo organico, affinché sia possibile incrementare sia la produzione che l’impiego del compost. Qualità e quantità delle risorse recuperate sono al centro dell’attenzione, non solo per rispettare le normative europee, che privilegiano il riciclo di materia rispetto al recupero energetico, ma anche per ottenere i comprovati benefici ambientali legati all’uso del compost.

Secondo Massimo Centemero, direttore del CIC, “il compost non solo offre un valore agronomico indiscutibile, ma contribuisce a ridurre l’impatto ambientale limitando l’uso di fertilizzanti di sintesi. Inoltre, aumenta la capacità del suolo di trattenere l’acqua,” un aspetto cruciale in un’epoca di cambiamenti climatici. L’approccio orientato al riciclo di materia rappresenta quindi un passo avanti significativo verso un modello di sviluppo sostenibile.

Celebrazioni e riconoscimenti per il Marchio Compost di Qualità CIC

In occasione della presentazione del quinto volume della collana “Organic Biorecycling”, il CIC ha celebrato anche il ventesimo anniversario del Marchio Compost di Qualità CIC. Questo programma volontario ha l’obiettivo di attestare la qualità dei fertilizzanti organici prodotti negli impianti delle aziende consorziate, attraverso verifiche costanti sul prodotto. Durante l’evento, si è anche voluto riconoscere il contributo delle aziende che, da due decenni, si fregiano di tale marchio, indicando un impegno duraturo nella produzione di compost di alta qualità. Le aziende premiate includono Biofactory Spa, Azienda Agricola Allevi Srl, Enomondo Srl, Siena Ambiente Spa, Tecnogarden Service Srl e Sesa Spa.

In un’ottica di sviluppo sostenibile e rispetto per l’ambiente, è stata inoltre conferita una targa speciale ad Alia Servizi Ambientali Spa di Montespertoli per il raggiungimento del Marchio Compost Qualità CIC. Questa celebrazione non solo mette in luce i progressi compiuti nel settore, ma sottolinea anche l’importanza della collaborazione tra gli operatori del settore, che si uniscono per promuovere pratiche di gestione dei rifiuti sempre più responsabili e consapevoli.

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