Nella città di Ladispoli, il 2024 segna un traguardo significativo per l’AVIS, l’associazione dei donatori di sangue. Grazie all’impegno di volontari e cittadini, la raccolta ha raggiunto un incremento notevole, contribuendo a fronteggiare la grave emergenza sangue che affligge il paese. Ogni giorno, infatti, sono circa 1.800 le persone in Italia che necessitano di trasfusioni. La storia della raccolta di sangue a Ladispoli è un esempio di solidarietà e crescita, in un contesto in cui il dono rappresenta un gesto fondamentale per la salute pubblica.
La raccolta di sangue nel 2024: un anno da ricordare
Il bilancio della raccolta di sangue per il 2024 è stato presentato da Salvatore Vernata, il Presidente dell’AVIS di Ladispoli. “Sabato scorso, con l’ultimo appuntamento dell’anno, abbiamo raccolto ben 30 sacche di sangue, raggiungendo il risultato storico di 730 sacche donate nel 2024.” Questo numero rappresenta non solo un traguardo, ma anche un segno di speranza per la comunità locale e per chi necessita di trasfusioni.
L’AVIS di Ladispoli ha superato l’obiettivo inizialmente fissato a 720 sacche, registrando un incremento del 21,66% rispetto all’anno precedente, in cui erano state raccolte 600 sacche. Guardando ai numeri degli anni passati, si può osservare una progressione costante: nel 2022 erano state 515 sacche, mentre nel 2021 erano state solo 389. Questi dati raccontano una storia di crescita, impegno e sensibilizzazione.
Riconoscimenti e sfide per il futuro
Oltre agli ottimi risultati, l’AVIS di Ladispoli ha ottenuto un importante riconoscimento. La sede locale si è posizionata al primo posto per la raccolta di sangue nell’intercomunale di San Pietro. Un risultato che nasconde dietro di sé sforzi continui e la dedizione di ogni singolo volontario. “Siamo molto orgogliosi di quanto abbiamo realizzato. Tutti noi mettiamo il cuore in quello che facciamo e ognuno ci dedica tempo senza alcun compenso,” afferma Vernata.
Le sfide non mancano, e nonostante i progressi, la strada per l’autosufficienza è ancora lunga. “Le statistiche ci dicono che siamo lontani dall’autosufficienza. Ci sono 40 potenziali donatori ogni 1.000 abitanti a Ladispoli. Potenzialmente, potremmo essere in grado di raccogliere fino a 1.600 sacche di sangue,” sottolinea il presidente.
La nuova sede: un passo avanti per la comunità
Un fattore chiave che ha contribuito alla crescita della raccolta è stata la nuova sede dell’AVIS. “Abbiamo davvero una sede bella e funzionale, e dobbiamo ringraziare l’Amministrazione per questo. La costruzione della nostra nuova sede, così come della caserma della Polizia, si è rivelata fondamentale. È un punto di riferimento per la comunità e per i donatori,” spiega Vernata.
L’importanza della sede non è solo logistica, ma rappresenta anche un simbolo di appartenenza e di impegno collettivo. Un ambiente accessibile e accogliente aiuta a creare un legame più forte tra donatori e volontari, incentivando la popolazione a partecipare attivamente a questa nobile causa.
Guardando al futuro: nuove raccolte e maggiore sensibilizzazione
Il prossimo appuntamento per la donazione di sangue è fissato per subito dopo le festività, il 11 gennaio. “Spero che i cittadini continuino a essere generosi come lo sono stati finora. Senza il loro contributo, non saremmo mai riusciti a raggiungere i risultati di quest’anno,” conclude Vernata. La sensibilizzazione sul dono di sangue rimane un tema cruciale, e l’AVIS di Ladispoli prosegue nel suo impegno per educare e informare la comunità sull’importanza di questo gesto.
L’anno che si è appena concluso rappresenta una significativa vittoria, ma il cammino continua. Con il supporto dei volontari e la disponibilità dei cittadini, l’AVIS di Ladispoli mira a scrivere nuove pagine nella storia della solidarietà e del dono.
Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano