Cresce la tensione sociale in Portogallo: manifestazioni contro l'immigrazione a Lisbona

Cresce la tensione sociale in Portogallo: manifestazioni contro l’immigrazione a Lisbona

A Lisbona, manifestazioni organizzate dal partito di estrema destra Chega evidenziano il crescente malcontento sociale sull’immigrazione, con richieste di maggiore controllo e critiche alla gestione governativa del fenomeno.
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Cresce la tensione sociale in Portogallo: manifestazioni contro l'immigrazione a Lisbona - Gaeta.it

A Lisbona, capitale del Portogallo, si sono svolte recentemente manifestazioni che hanno portato alla luce il crescente malcontento sociale riguardo l’immigrazione. Decine di persone, sostenute dal partito di estrema destra Chega, si sono riversate nelle strade, portando con sé bandiere nazionali e striscioni con slogan contrari all’immigrazione. Il dibattito sull’accoglienza degli stranieri e le implicazioni sociali è diventato oggetto di confronto tra diverse fazioni, mettendo in evidenza la polarizzazione del tema all’interno della società portoghese.

La manifestazione di Chega e i motivi di protesta

Il partito Chega, noto per le sue posizioni conservatrici, ha organizzato la marcia per denunciare quella che viene percepita come “immigrazione incontrollata“. I partecipanti, tra cui diversi portoghesi e immigrati legali, hanno esposto slogan come “Espulsione degli immigrati che commettono reati“. La portavoce Cecilia Guimaraes, originaria del Canada, ha enfatizzato che “siamo emigrati legalmente“, sostenendo la necessità di un controllo rigido sull’immigrazione per garantire la sicurezza dei cittadini.

André Ventura, leader di Chega, ha dichiarato che “gli immigrati che vogliono lavorare e contribuire al Paese sono benvenuti“, ma ha mantenuto una posizione dura nei confronti di chi non rispetta le leggi. Parlando dell’immigrazione, Ventura ha riconosciuto un “dramma” legato alla situazione abitativa in Portogallo, affermando che l’arrivo di un gran numero di stranieri non consente al Paese di soddisfare le esigenze abitative della popolazione. La sua dichiarazione ha risuonato con le preoccupazioni dei cittadini riguardo ai problemi abitativi che mettono a rischio la qualità della vita.

La critica alla gestione dell’immigrazione

Durante le manifestazioni, un altro deputato di Chega, Rui Afonso, ha criticato la gestione dell’immigrazione da parte del governo, sostenendo che il Portogallo e altri Paesi europei non sono in grado di controllare gli ingressi degli immigrati. Secondo la sua analisi, questa mancanza di controllo genera un clima di insicurezza tra i cittadini. Afonso ha anche sottolineato le difficili condizioni di vita a cui sono sottoposti alcuni immigrati, tagliati fuori dai servizi sociali e costretti a vivere in condizioni precarie che li spingono verso la criminalità.

Nonostante il clima di tensione, la manifestazione ha visto anche momenti di confronto diretto tra le varie fazioni, con alcuni attivisti che difendevano il diritto all’immigrazione e il valore della diversità. Cartelloni con frasi come “Nessun Portogallo senza immigrati” sono stati esibiti lungo il percorso, simboleggiando il sostegno per un approccio più inclusivo alle questioni migratorie.

Dati sull’immigrazione e politiche recenti

Secondo le statistiche fornite dall’Agenzia per l’integrazione, la migrazione e l’asilo, il numero di stranieri che risiedono in Portogallo ha avuto un notevole incremento, superando il milione e rappresentando circa il dieci per cento della popolazione totale. Questo incremento è stato al centro delle discussioni politiche, in particolare dopo le recenti modifiche alla politica migratoria da parte della coalizione di governo di centrodestra. A partire da giugno, il governo ha inasprito le normative, eliminando misure di regolarizzazione per gli immigrati che avessero lavorato per almeno un anno, anche se entrati nel Paese in modo irregolare.

Queste dinamiche politiche, unite alle manifestazioni di protesta, stanno creando un clima di incertezza e dibattito. La gestione dell’immigrazione continua ad essere un tema centrale nell’agenda politica del Paese, evidenziando le sfide che la società portoghese deve affrontare, non solo dal punto di vista legislativo, ma anche in termini di coesione sociale e rispetto reciproco tra le diverse comunità.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Armando Proietti

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