Cresce l'emergenza migranti in Calabria: 83 profughi sbarcano a Roccella Jonica

Cresce l’emergenza migranti in Calabria: 83 profughi sbarcano a Roccella Jonica

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Cresce l'emergenza migranti in Calabria: 83 profughi sbarcano a Roccella Jonica - Gaeta.it

Continuano gli sbarchi di migranti in Calabria, in particolare nella Locride, dove la situazione sta diventando sempre più critica. Oggi, 25 agosto, sono arrivati 83 profughi, tra cui donne e bambini, salvati dalla Guarda Costiera. L’arrivo di queste persone ha messo a dura prova il sistema di soccorso e accoglienza, già in difficoltà a causa delle elevate temperature estive. Approfondiamo i dettagli di questo ennesimo sbarco nella regione meridionale.

Incessante flusso di migranti verso la Calabria

Un quadro allarmante

Negli ultimi mesi, la Calabria è diventata uno degli approdi principali per i migranti che tentano di raggiungere l’Europa. Solo negli ultimi tre mesi, il Porto di Roccella Jonica ha accolto sedici sbarchi, dimostrando un flusso costante di arrivi. L’ultimo sbarco, avvenuto prima dell’alba di oggi, rappresenta il diciassettesimo in un arco di tempo di poco più di tre mesi. Questo continuo arrivo di migranti complica notevolmente le operazioni di accoglienza e soccorso, portando a situazioni di emergenza.

La Locride, noto per il suo clima estivo torrido, sta faticando a gestire questo afflusso. I servizi di emergenza sono messi alla prova dalle condizioni climatiche avverse, mentre le temperature superano le medie stagionali, mettendo a rischio la salute dei migranti. Questi fattori hanno contribuito a incrementare la pressione sulle risorse disponibili e sulla capacità delle strutture di accoglienza.

Dettagli dello sbarco

Questa mattina, dopo un’operazione di soccorso condotta dalla Guarda Costiera, sono stati portati sulla terraferma 83 migranti provenienti prevalentemente dall’Iran, dall’Iraq e dall’Afghanistan. Tra i profughi, si segnalano una decina di donne e circa dodici bambini, alcuni dei quali sono molto piccoli, addirittura di età inferiore ai due anni. Le condizioni di viaggio per queste persone sono state difficili e pericolose, con numerosi testimoni che hanno raccontato di una lunga traversata in mare su una piccola barca a vela di circa dieci metri.

La barca, come riferito dai migranti alle autorità, sarebbe partita dalle coste della Turchia poco prima dello sbarco. È stato proprio il tempestivo intervento della Guarda Costiera a evitare il peggio: i migranti sono stati individuati a quasi 50 miglia dalla costa calabrese, in una zona che è solitamente trafficata da imbarcazioni commerciali e da pescherecci.

Le misure di accoglienza

Organizzazione e gestione

Dopo lo sbarco, i migranti sono stati temporaneamente sistemati in una tensostruttura portuale di prima assistenza. Questa struttura è stata allestita dalla Prefettura di Reggio Calabria, che ha attivato collaborazioni con associazioni di volontariato locali per garantire un supporto immediato ai nuovi arrivati. Qui, i migranti ricevono beni di prima necessità e assistenza sanitaria, essenziale per affrontare le difficoltà del viaggio appena concluso.

Le associazioni di volontariato, attive nel comprensorio locrideo, svolgono un ruolo cruciale nel garantire la dignità e i diritti delle persone in transito. Le organizzazioni locali collaborano con le autorità per fornire cibo, indumenti e supporto psicologico, in un contesto che è spesso caratterizzato da traumi e difficoltà emotive.

Prospettive future

Il sistema di accoglienza in Calabria è attualmente sotto pressione. Gli sbarchi frequenti mettono a dura prova le risorse umane e materiali disponibili e la capacità delle strutture esistenti. La situazione richiede una pianificazione attenta e misure che possano garantire una gestione efficace degli arrivi futuri. È evidente che il flusso di migranti non accenna a fermarsi, e sarà fondamentale per le autorità locali e nazionali trovare soluzioni sostenibili per affrontare questa emergenza umanitaria in corso.

L’emergenza migratoria è complessa e richiede la collaborazione di diversi attori, tra cui enti governativi, organizzazioni non governative e la comunità locale. Con l’innalzamento della temperatura e la crescita degli sbarchi, la Calabria si trova all’incrocio di una crisi e di una sfida umanitaria che richiede attenzione e intervento immediati.

Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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