Cresce l’età media nelle Marche: i dati demografici del 2023 rivelano sfide per il futuro regionale

Nel 2023, le Marche affrontano un calo della natalità e un aumento dell’età media, con il 25,9% della popolazione over 65. Necessarie politiche sociali per garantire assistenza adeguata.
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Cresce l'età media nelle Marche: i dati demografici del 2023 rivelano sfide per il futuro regionale - Gaeta.it

Il tasso di natalità e l’invecchiamento della popolazione sono trend significativi che caratterizzano il 2023 nelle Marche. I dati pubblicati dalla Cisl Marche pongono in evidenza una crescente preoccupazione per la demografia della regione, evidenziando un aumento dell’età media e una diminuzione delle nascite. Confronteremo i dati locali con le medie nazionali e discuteremo le implicazioni di queste tendenze sul sistema di welfare regionale.

Dati demografici significativi per le Marche

Nel 2023, il tasso di natalità nelle Marche si attesta a 5,9 nascite per mille abitanti, che si pone sotto la media nazionale di 6,4. Questo dato non fa altro che riflettere un trend demografico in calo che si osserva in diverse parti d’Italia. Anche l’età media della popolazione marchigiana ha registrato un incremento, arrivando a 47,7 anni, superiore alla media nazionale di 46,6 anni. Questi indicatori suggeriscono una situazione critica: la predominanza di una popolazione anziana che solleva interrogativi sul futuro dell’appartenenza regionale.

Ma i dati non si fermano qui. Una statistica interessante è la percentuale di over 65, che ad oggi rappresentano il 25,9% della popolazione marchigiana, una cifra che supera il 24% della media italiana. Questi numeri evidenziano la necessità di un attento monitoraggio delle politiche sociali e sanitarie, affinché le esigenze della popolazione più anziana possano essere soddisfatte anche in un contesto di risorse limitate.

L’assistenza agli anziani: un tema cruciale

Negli ultimi anni, le Marche hanno speso 54 euro pro capite per il supporto agli anziani, un importo inferiore rispetto ai 90 euro della media nazionale. Questa disparità suggerisce un’allocazione delle risorse che potrebbe non essere sufficiente a garantire un’assistenza adeguata. Inoltre, il numero di utenti dei servizi domiciliari ha visto una diminuzione del 14% tra il 2011 e il 2021, con una riduzione della spesa complessiva di quasi il 10%. Questo declino è particolarmente allarmante, considerando l’aumento della popolazione anziana.

Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl Marche, evidenzia la necessità di un doppio intervento: promuovere la natalità attraverso incentivi per le famiglie e migliorare la qualità della vita per gli anziani, potenziando le spese per i servizi sociali. La regione si trova quindi a un crocevia, dove è fondamentale trovare soluzioni che garantiscano un futuro equilibrato per le generazioni più giovani e per gli anziani che richiedono assistenza.

Sfide future e strategie

Silvano Giangiacomi, Segretario generale della Fnp-Cisl Marche, ha portato alla luce una questione urgente: nonostante un incremento di 10.500 unità di popolazione over 65 previsto tra il 2019 e il 2024, i servizi domiciliari sono diminuiti da 2.480 utenti nel 2011 a 2.199 nel 2021. Questa contraddizione presenta un grido d’allarme per le politiche di assistenza, evidenziando come sia essenziale garantire un accesso equo e continuativo alle cure per gli anziani.

La situazione attuale pone quindi la regione di fronte a un’emergenza sociale che, se non affrontata, potrebbe avere conseguenze irreversibili. Rivedere le politiche di assistenza e garantire un adeguato sostegno alle famiglie sono passi necessari. Solo attraverso un impegno coordinato si possono affrontare le problematiche demografiche e assicurare un futuro sostenibile per tutte le fasce di popolazione.

Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Sara Gatti

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